"Il project financing della sanità nuorese ci è sembrato un vero e proprio appalto. Quando mi sono insediato, ho iniziato a far verificare proprio questo: su chi gravasse il rischio di impresa di un contratto da un miliardo e 50 mila euro, della durata di 27 anni".

Lo ha detto Mario Palermo, commissario straordinario della Asl 3 in audizione alla Commissione di inchiesta sull'efficienza del sistema sanitario regionale presieduta da Attilio Dedoni 8riformatori).

Palermo ha anche precisato: "Lo strumento in sé è legale e anche utile. Se il concessionario accetta le nostre offerte e l'Autorità anticorruzione le riconosce come valide, la situazione tornerà alla normalità". In questo quadro, "non sono a rischio i posti di lavoro - ha detto - nel senso che possiamo valutare le procedure di affidamento diretto per il portierato e gli ausiliari nel caso in cui il contratto dovesse essere dichiarato nullo dall'Autorità nazionale anticorruzione".

E' proprio il tavolo del procuratore Cantone quello sul quale si decideranno nelle prossime settimane le sorti del contratto della sanità nuorese. Nell'attesa della convocazione, Palermo ha ricordato qualche cifra ai commissari del Consiglio regionale: "Con l'annullamento in autotutela dell'Atto aggiuntivo 2 (una sorta di contratto bis ndr) abbiamo già risparmiato 240 milioni di euro in 27 anni.

Abbiamo accertato che il Centro unico per le prenotazioni costava oltre il 600 per cento in più e anche sui costi delle altre figure professionali non si scherzava. Non sono preoccupato nemmeno sotto il profilo dell'acquisizione della strumentazione tecnologica ma segnalo che a oggi la società che ha gestito il project si è sempre rifiutata di consegnarci le fatture relative all'acquisto della strumentazione.

Secondo i nostri calcoli, se è per questo, ci devono ancora un milione e mezzo di euro di computer per gli uffici, anche se da poco ce ne hanno consegnato oltre cento.".

Soddisfatto dell'audizione il presidente Dedoni: "Un atto necessario e tempestivo, che i rappresentanti di tutti i partiti hanno sollecitato per comprendere meglio come sia nata, ormai quasi dieci anni fa, una situazione descritta con grande allarme dai sindacati e dagli organi di stampa. Attendiamo la decisione dell'Autorità anticorruzione".