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Tutti lo sanno, soprattutto i residenti che vedono il viavai continuo di giovani tossicodipendenti. Entrano ed escono con assoluta facilità da quel cancelletto arrugginito o dalle ringhiere ‘allargate’: meta abituale e dimora di senzatetto e di chi deve “farsi”, quel mastodontico casermone a 4 piani sarà (chissà quando?) demolito per far spazio agli alloggi di edilizia popolare. I soldi ci sono ma è ancora un mistero del perché il cantiere non viene avviato.
Le fiamme
L’intervento dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Cagliari è avvenuto intorno alle 21, quando la sala operativa del 115 che ha ricevuto varie chiamate a causa del fumo che fuoriusciva dalla struttura: sul posto le squadre di pronto intervento, con Aps (autopompa serbatoio) supportata da un Abp (autobotte pompa) e un AF ARA (autofurgone autorespiratori), per un totale di tre automezzi e otto unità operative.
Lo stabile
Gli operatori del 115 all'arrivo sul posto, hanno provveduto a spegnere le fiamme, che si sono sviluppate in un grosso cumulo di masserizie nella tromba della scala della struttura, successivamente gli operatori hanno verificato che non vi fossero persone all'interno nei vari piani dello stabile, e infine si è provveduto alla messa in sicurezza e alla bonifica di alcuni focolai.
Le cause del rogo sono in fase di accertamento, sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Municipale di Cagliari: resta comunque il fatto che quel luogo, ormai pieno zeppo di migliaia di siringhe usate, feci e urina, oltre a sporcizia di vario genere, sia diventato un pericolo per i cittadini.
La vergognosa situazione
Quel rudere (così ormai è da considerarsi), fa paura ai cittadini che abitano tra via Serbariu, Flumentepido e via Carlo Baudi di Vesme: dentro quell’enorme caseggiato che un tempo ospitava una scuola elementare, da gennaio 2017 (quando il Comune fece sgomberare i locali occupati abusivamente da alcune famiglie), è diventato il rifugio di sbandati, tossici e persone poco raccomandabili.
Lo dicono a chiare lettere gli abitanti, stanchi di sopportare e vedere uno scempio vero e proprio: “A qualunque ora entrano ed escono - quel cancelletto arrugginito fa rumore a qualsiasi ora, anche alle tre del mattino. Hanno la siringa in mano, barcollano, accedono dal cortile e vanno a bucarsi. Vergognoso, nessuno li aiuta e noi abbiamo paura delle aggressioni, nei marciapiedi un tappeto di siringhe sporche”.