Trattori, camion, pick up e auto per chiedere un prezzo del latte adeguato al mercato e protestare contro i ritardi nei pagamenti dei premi comunitari.

Questa mattina pastori e agricoltori della Coldiretti hanno bloccato la strada statale 131 Dcn tra Nuoro e Ottana con una fila di circa due chilometri.

La manifestazione, iniziata intorno alle 11 da Pratosardo, ha creato non pochi problemi agli automobilisti. Gli organizzatori parlano di una fila di auto di circa 15 chilometri e si scusano per il disagio, ma spiegano che questo era "l'unico modo per denunciare una situazione diventata insostenibile".

Il direttore della Coldiretti Luca Saba lamenta il mancato pagamento dei premi Ue: "Si tratta, tra residui del 2013 e del 2014, oltre all'intero 2015 per un totale di circa 50 milioni di euro. Chiediamo alla Regione di creare una task force di tecnici per istruire le pratiche e colmare i ritardi ormai insostenibili che stanno mettendo le aziende in condizione di chiudere".

Per quanto riguarda il prezzo del latte, la Coldiretti denuncia la decisione unilaterale degli industriali caseari di abbassarlo dal primo aprile da 90 a 80 centesimi al litro "con il pretesto della crisi". Secondo Saba "le condizioni di mercato non giustificano la decisione degli industriali" perche', afferma, "essendo pagato il pecorino romano a circa 8 euro il chilo, il prezzo del latte parametrato a quello del formaggio dovrebbe essere di 88 centesimi al litro". La Coldiretti denuncia che "da sempre i caseifici sardi privatizzano i profitti e socializzano i debiti e, questa volta, lo fanno anche in maniera preventiva".

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