Un grande attestato di stima per i 50 ex dipendenti della Secur che dal 5 dicembre  hanno allestito un presidio in piazza d’Italia a Sassari.

Questa mattina, infatti, una ventina di Sindaci sardi, capitanati dal presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana, hanno voluto portare la loro vicinanza a chi, ormai da tempo, chiede con grande forza che gli venga ridato il lavoro.

Un presidio che, dal 12 dicembre, viene occuato anche di notte con il chiaro intento di tenere alta l’attenzione sull’opinione pubblica. I Sindaci hanno sottoscritto un documento in cui si richiede un tavolo di trattativa di tutte le parti, con lo scopo di cercare una soluzione che accontenti tutti.

Come ha dichiarato sul suo profilo Facebook il Sindaco di Usini, Antonio Brundu, «Vicini, in questo momento, ai lavoratori Secur in piazza d'Italia! Loro combattono per il lavoro, noi sindaci, al loro fianco, proviamo con la nostra presenza a dimostrare la nostra vicinanza! Non abbiamo poteri in merito ma, con le nostre fasce tricolori, vogliamo dire che siamo con voi! In Sardegna come in Italia, più che assistenzialismo, servono politiche per il lavoro per restituire dignità alle persone e alle loro famiglie! Forza ragazzi!!!».

«Abbiamo parlato coi lavoratori per far sentire loro la vicinanza dei sindaci e di Anci – ha dichiarato Emiliano Deiana -. Abbiamo preso l’impegno di sollecitare le istituzioni per risolvere la questione che riguarda 50 lavoratori e 50 famiglie. Noi promesse non ne facciamo su cose che non riguardano la nostra diretta responsabilità, ma ci impegneremo a fondo per capire se esistono soluzioni e per praticarle. Ci sono lavoratrici e lavoratori con 10/15 anni di servizio che da un giorno all’altro si sono trovati senza lavoro e il nostro impegno è quello di prenderci cura delle loro rivendicazioni».