Stamattina, una cinquantina di farmacisti provenienti da ogni parte dell’isola si sono ritrovati davanti all’Assessorato regionale alla Sanità a Cagliari, per manifestare la loro rabbia nei confronti degli uffici regionali accusati di pesanti ritardi sul regolare svolgimento del concorso e nella pubblicazione dell’interpello. A loro modo di vedere, ciò avrebbe impedito l’avvio delle nuove attività (circa novanta in Sardegna).

«Ci aspettavamo che fosse tutto pronto per dare il via all’assegnazione delle sedi – hanno spiegato a caldo i rappresentanti del Comitato Idonei Concorso Farmacie – invece la Regione, dopo sei anni di promesse, ci chiede ancora di aspettare sino a fine marzo».

Vana la speranza di incontrare l’Assessore Luigi Arru. Tuttavia, i sei delegati del coordinamento sono stati ricevuti dal direttore generale Giuseppe Maria Sechi, dal direttore del servizio, Federico Argiolas, dalla consulente dell’ufficio di gabinetto, Loredana Ruiu e dalla segretaria particolare dell’assessore, Francesca Rossino.

«Siamo riusciti ad ottenere una nuova tempistica – hanno detto i portavoce  Valentina Atzeni, Monica Meloni e Luciano Frassetto –. Ci è stato detto che verosimilmente a fine marzo arriverà la pubblicazione dell’interpello sul Buras. Una risposta che ha il sapore dell’ennesima promessa. Ma stavolta non attenderemo altri sei anni».

Secondo quanto riferito dai delegati, i funzionari avrebbero chiesto di attendere la pubblicazione in merito al ricorso presentato dai farmacisti rurali sulla maggiorazione del punteggio. La tempistica dovrebbe aggirarsi attorno alle due settimane. in parallelo, gli uffici regionali porteranno avanti la rettifica della graduatoria, dato che nel frattempo, un candidato è stato cancellato e vanno effettuate la definizione e il calcolo delle indennità di avviamento per tre farmacie (tempo previsto: un’altra settimana). Nel giro di qualche giorno dovrebbe arrivare la pubblicazione sul Buras. Ancora una situazione di stallo per i farmacisti che, dal 2012 (Decreto Cresci Italia) attendono la graduatoria per l’assegnazione delle sedi.

«È inspiegabile il motivo per il quale a tutt’oggi non fosse già pronta una graduatoria eventualmente rettificata. Sono cose preliminari che si sarebbero potute fare da tempo. Cosa stavano aspettando?» lamentano i farmacisti, stanchi di sentire l’ennesimo scaricabarile contro le amministrazioni regionali precedenti.

«Questo rinvio ha il sapore di una promessa, aspettiamo di capire se stavolta sarà mantenuta – hanno sottolineato i membri del comitato-. Oggi una promessa la facciamo noi: se la tempistica non sarà rispettata, intensificheremo le azioni di protesta con manifestazioni sempre più frequenti ed incisive. È inaudito che professionisti vincitori di concorso siano abbandonati al proprio destino anno dopo anno».  C’è chi minaccia la restituzione della scheda elettorale.