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I 47 migranti arrivati in Sardegna da Napoli e trasferiti a Sadali nei giorni scorsi si sentivano troppo isolati nel paese al confine tra le province di Nuoro e Cagliari e così fin dal loro arrivo hanno inscenato una protesta che ha tenuto banco fino a ieri sera.
Il compromesso è stato raggiunto quando, grazie alle trattative delle forze dell’ordine, 21 di loro hanno accettato di entrare nell’albergo di Sadali a loro destinato, mentre gli altri 26 sono stati trasferiti nel hotel Platano a Ottana con la promessa di essere riportati a Napoli.
C'è stato, dunque, un cambio di programma perché i giovani africani chiedevano di andare a Cagliari e in un primo momento sembrava ci fossero le condizioni per assecondarli. Si è raggiunto un compromesso, ma i problemi sono tutt'altro che risolti: i migranti dicono di essere stati portati in Sardegna con l'inganno e chiedono di andare in una grande città della Penisola. Di tornare a Napoli, da dove provenivano, o Roma o Milano.
In questi giorni Polizia e Carabinieri hanno sorvegliato la protesta dei migranti, e non sono mancate le polemiche, da parte delle forze politiche locali e del sindacato di Polizia, per la scelta della località in cui ospitarli.
Foto: Repubblica.it