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Nell’incontro fissato per domani vogliamo far luce sul mancato rispetto, da parte di Igea, delle indicazioni fornite dalla Giunta regionale, con apposita delibera, sulla continuità occupazionale dei lavoratori.” Lo afferma l’assessore dell’Industria, Anita Pili, che questa mattina ha appreso con preoccupazione la notizia della protesta dei minatori di Silius che hanno occupato due pozzi a 600 metri di profondità nel sito del Sud Sardegna. “Abbiamo dato indirizzi politici precisi finalizzati a mantenere la sicurezza dei posti di lavoro senza creare discriminazioni o disagio: in questo, discordiamo con la decisione unilaterale di Igea di spostare i minatori nel sito di Lula, a 200 km di distanza dai territori nei quali attualmente sono impiegati. Attendevamo che all’esito della verifica fatta con i lavoratori ci fosse comunicata la situazione per poterne informare la Giunta e decidere il da farsi prima di assumere qualsiasi decisione.”
LA DIFESA DEL SINDACATO - "In 30 anni della mia esperienza nel sindacato non ho mai visto che un'azienda non parlasse con i sindacati e non rispondesse ai tavoli istituzionali. Ora occorre capire come è possibile che una concessione mineraria venga data a chi sembra abbia poco interesse per le ricadute occupazionali sul territorio". Così Marco Nappi, segretario generale Femca Cisl Sardegna, risponde ai microfoni dell’Ansa.
"Ora ci auguriamo che domani, nell'incontro convocato alle 11:30, all'assessorato dell'Industria a Cagliari, arrivino quelle risposte che i lavoratori chiedono sul proprio futuro occupazionale. Da quello che sappiamo a regime la miniera, per l'attività estrattiva, avrà bisogno di un centinaio di
lavoratori, ma non sappiamo nulla sulla sorte di quei 34 che sino ad oggi hanno operato per conto dell'Igea".