E' il sistema dell'accoglienza ad essere messo sotto accusa dal centrodestra davanti alla protesta degli immigrati ospitati nell'hotel Janas di Sadali, che hanno chiesto pasti adeguati, acqua in bottiglie, un televisore in ogni camera e un pullman che li porti giornalmente a Cagliari.

"La rivolta di Sadali è l'ennesimo episodio di tensione che certifica il fallimento di una macchina dell'accoglienza ormai fuori controllo - tuona Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia - Ci troviamo dinnanzi una Sardegna ridotta a muro d'Europa sul Mediterraneo, una macchina dell'accoglienza che scarica tutto sulle forze dell'ordine, sui volontari e sui cittadini. Pigliaru - esorta l'ex governatore - si opponga a nuovi sbarchi, pretenda un confronto con il Governo su una questione di proporzioni epocali, dinanzi alla quale non si può lasciare soli i territori".

"La rivolta degli immigrati clandestini armati di bastoni, al centro Janas di Sadali, conferma le nostre preoccupazioni su ordine pubblico e sicurezza in Sardegna - incalza Daniele Caruso, coordinatore regionale di Noi con Salvini -. Gli sbarchi continui degli immigrati clandestini nell'Isola non fanno che aumentare il problema e la nostra preoccupazione. Pretendiamo che il Prefetto intervenga immediatamente presso il Governo per bloccare eventuali ulteriori deportazioni di clandestini in Sardegna e che il parlamentare del Pd e sindaco di Sadali faccia chiudere subito il centro di accoglienza Janas".

Per il consigliere regionale del Psd'Az, Marcello Orrù, "è intollerabile continuare ad accettare queste persone che non gradiscono l'accoglienza offerta, il pasto e l'alloggio in hotel gratis e protestano per avere la televisione in camera e un bus giornaliero che li porti a Cagliari gratuitamente. E' troppo semplice tacciare di razzismo e xenofobia chi non accetta questa totale e gravissima ingiustizia nei confronti dei cittadini sardi. Dico che questi ragazzotti, palestrati e dotati dell'iphone ultimo modello, che vogliono la tv in camera e magari anche la massaggiatrice, vanno caricati su una nave e rispediti immediatamente in Africa. Con biglietto sola andata".