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Nel corso di queste ore, è atteso il deposito del ricorso degli avvocati di Alessandra Todde contro l'ordinanza che mette a rischio la sua carica di presidente della Regione Sardegna. Nonostante ciò, la governatrice ha partecipato stamani alla cerimonia di apertura dell'anno giudiziario insieme alla presidente della Corte d'Appello di Cagliari, Gemma Cucca, che ha anche presieduto il collegio di garanzia elettorale che ha emesso l'ordinanza in questione. Il voto decisivo della presidente Cucca ha influito sulla decisione finale, poiché il collegio si è diviso con tre voti a favore e tre contrari.
"Io rappresento un'istituzione e devo portare l'istituzione all'interno di un'altra istituzione come il mio ruolo richiede. Nessun faccia a faccia", ha commentato così la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, la sua partecipazione alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. "Il faccia a faccia non mi appartiene e non c'entra nulla la concomitanza con il mio ricorso. Oggi è un confronto fra istituzioni, e ho pieno rispetto di un'altra istituzione come la magistratura di cui peraltro ho pienissima fiducia. Il ricorso? Ero qua e non ho verificato con i miei avvocati ma dovrebbe essere depositato oggi".
Alessandra Todde, insieme all'assessore Giuseppe Meloni, aveva annunciato la sua presenza alla cerimonia nonostante le controversie in corso, dichiarando di voler affrontare la situazione con dignità.
Le toghe lasciano l'aula
La protesta è scoppiata quando il rappresentante del Ministero della Giustizia ha preso la parola, con i magistrati presenti che hanno abbandonato l'aula in segno di dissenso.
I dati della relazione sull'amministrazione della giustizia nell'anno appena concluso
Durante la cerimonia, la presidente della Corte d'Appello di Cagliari ha evidenziato le criticità del sistema giudiziario in Sardegna, tra cui le attività criminali legate agli assalti ai portavalori e l'aumento dei suicidi nelle carceri a causa del sovraffollamento. La mancanza di personale in tutti i tribunali e procure dell'Isola è stata ulteriormente sottolineata durante le relazioni del Consiglio Superiore della Magistratura e del Procuratore generale
Il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Cagliari contro la protesta
Il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Cagliari, Matteo Pinna, nella suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario ha definito grave l'iniziativa delle toghe presenti in aula di alzarsi e andare via quando ha preso la parola il rappresentante del ministero della Giustizia, Edmondo De Gregorio.
La replica dell'Anm
Il pm Andrea Vacca, referente sardo dell'associazione nazionale magistrati, con la Costituzione in mano ha osservato: "In questa Costituzione c'è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato. Questa non è una carta morta, è un testamento, un testamento di centomila morti. Dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità, lì è nata la nostra Costituzione. Noi associazione nazionale magistrati ci teniamo a sottolineare come oggi non difendiamo interessi di corporazione, non ci si chiude e non ci si arrocca nella contrarietà alle riforme per tutelare chissà quali posizioni di corporazione, chissà quali posizioni di interesse dei magistrati. L'Associazione Nazionale Magistrati avverte piuttosto il concreto e serio pericolo che la riforma della Costituzione oggi in discussione renderà un cattivo servizio alle stanze di giustizia dei cittadini, dei tantissimi che chiedono quotidianamente una giustizia uguale per tutti. Di fronte a questo pericolo non si può restare in silenzio".
"Devo dire in questo senso che sono inquietato per l'inquietudine che ho sentito nelle parole del presidente del consiglio dell'Ordine", ha aggiunto il magistrato.