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La pulizia della spiaggia è sempre stata un argomento al centro dell’attenzione e di puntuali polemiche tra i rappresentanti politici.
In ordine alle pulizie del lido di Alghero attualmente in corso, è partita una serie di polemiche e critiche sollevate dalla minoranza in consiglio comunale e da qualche operatore turistico dell’area interessata, a fronte di un’esecuzione di lavori considerati non adeguati e di un utilizzo di mezzi considerati in parte non appropriati.
Dai banchi dell’opposizione, Michele Pais ha denunciato quello che considera un vero e proprio “disastro ambientale”. Nello spostamento di una quantità enorme di posidonia in un angolo dell’arenile, è stata trasportata, secondo il consigliere di Forza Italia, anche molta sabbia. Inoltre, dice ancora Pais, sono utilizzati mezzi meccanici troppo pesanti rispetto a quelli che richiederebbe l’arenile. Mezzi che di fatto hanno già creato dei dissesti sulla spiaggia da far gridare, appunto, a un disastro ambientale.
In sede di replica, una nota stampa del Comune di Alghero fa sapere che non è stata commessa nessuna violazione delle procedure previste dalla Regione Sardegna per la rimozione della posidonia dalle spiagge. “È un allarmismo ingiustificato e strumentale. Non esiste alcun disastro ambientale”, si legge in una nota stampa, “né danno alle spiagge e tantomeno si configurano trasgressioni alla disciplina regionale sulla rimozione della posidonia e sulla pulizia degli arenili”.
Allo stato attuale delle cose, come si nota dalle foto, il Lido di San Giovanni in alcuni punti è diventato una palude. Fatto inevitabile? Oppure non hanno tutti i torti i politici dell’opposizione che parlano di un’operazione di pulizia troppo “violenta”?
Intanto, a vantaggio del lettore, pensiamo sia cosa utile focalizzare alcuni aspetti della determinazione n 942, datata 7 aprile 2008, della Regione Sardegna, in relazione, soprattutto, alle problematiche poste dai lavori in corso nel lido di Alghero.
Mezzi idonei per la pulizia della spiaggia.
La determinazione della Direzione generale enti locali e finanze della Regione dice che l’attività di pulizia della spiaggia e la rimozione della posidonia spiaggiata deve essere effettuata con l’uso di rastrelli e, nel caso di lunghezza della spiaggia superiore ai 300 (trecento) metri, anche con mezzi meccanici gommati con carro allargato, di peso non superiore alle 2,5 tonnellate, con profondità dei tasselli dei pneumatici max 5 cm, dotati di un sistema di trigliaggio (griglie che consentano l’asportazione dei rifiuti e della posidonia ed il contestuale rilascio della sabbia). Eventuali rifiuti residui di piccole dimensioni devono essere asportati mediante l’utilizzo di setacci. E’ sempre vietato l’uso di mezzi cingolati.
I mezzi meccanici utilizzati al Lido di Alghero sono del peso di circa 7 tonnellate, ma sono stati autorizzati dalla Regione “per difficoltà di ordine tecnico relative allo spostamento della posidonia in alcuni tratti del litorale”.
Autorizzazione concessa anche per quel che riguarda l’anticipo della data di pulizia. Secondo le prescrizioni della Regione l’asportazione della posidonia spiaggiata e la pulizia delle spiagge dai rifiuti possono avere inizio preferibilmente con decorrenza dal 15 aprile, in considerazione del fatto che la stagione balneare inizia il primo maggio. Ma la Direzione Enti locali e finanza ha accolto l’istanza della società in house del Comune per avviare l’attività con decorrenza dal 1 marzo 2015 “al fine di rendere fruibile il litorale già nel periodo delle vacanze pasquali.”
Come evitare dissesti o formazione di paludi. Per evitare l’asporto d