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Torna l’incubo della puntura del piccolo ragno violino. La vittima è un giovane 29enne, tuttora ricoverato nel reparto di Malattie infettive del Santissima Annunziata: ha sentito una puntura mentre si vestiva indossando i jeans, poi ha visto il ragno che camminava sul pavimento. Sulla gamba il 29enne ha visto due piccole punture, che dopo qualche ora hanno provocato prurito e dolore: le sue condizioni durante la degenza sono stabili, sebbene anche questo terzo episodio torna a far scattare la paura.
Balzato più volte agli onori della cronaca nazionale, il ragno violino (Loxosceles rufescens) è assieme alla malmignatta o vedova nera mediterranea l'aracnide più velenoso presente nel nostro territorio, e gli effetti del suo morso possono avere conseguenze anche piuttosto serie, soprattutto nei soggetti allergici. Il ragno appartiene alla famiglia Sicariidae, un nome derivato dal termine latino sicarium che tratteggia perfettamente le abilità predatorie dell'animale, il cui veleno con proprietà necrotizzanti immobilizza e uccide rapidamente le prede.
Nell'uomo il veleno è responsabile del cosiddetto “loxoscelismo”, ma fortunatamente per noi le condizioni patologiche più gravi sono causate da altre specie (appartenenti allo stesso genere) che in Italia non vivono, come il ragno eremita marrone Loxosceles reclusa.