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“Questo risultato è il frutto di una visione e di un progetto concreto. Abbiamo lavorato duramente e questo balzo nella classifica nazionale ne è una concreta dimostrazione”, così il sindaco Paolo Truzzu.
La 31esima indagine del Sole 24 Ore sul benessere nei territori prende avvio dalle criticità del periodo che stiamo attraversando a causa della pandemia. L’obiettivo dell’edizione 2020, che analizza 90 indicatori, per la maggior parte, circa 60, aggiornati al 2020 in base agli ultimi dati disponibili, è la descrizione del differente impatto della pandemia da coronavirus sui territori.
L’impostazione della ricerca conferma le sei aree tematiche di analisi che fotografano la complessità della vita nelle province italiane: 1. Ricchezza e consumi; 2. Demografia e salute; 3. Affari e lavoro; 4. Ambiente e servizi; 5. Giustizia e sicurezza; 6. Cultura e tempo libero.
Con una scelta di campo importante: all’interno di queste aree sono stati inseriti 25 indicatori che documentano le principali conseguenze del Covid-19 su salute, attività economiche e vita sociale.
Tra questi nuovi parametri, ad esempio, ci sono i casi Covid in rapporto alla popolazione, l’unico indice il cui punteggio è stato pesato maggiormente nella determinazione della classifica finale proprio per testimoniare l’eccezionalità di questi mesi sulla vita quotidiana di tutti gli italiani.
In particolare, balzo di Cagliari, regina della categoria Demografia e salute, che entra nella top ten posizionandosi al 9° gradino, scalando ben 11 posizioni rispetto allo scorso anno. Ma registrano un calo le altre province sarde: Sassari (62ª, -4), Nuoro (63ª, -6), Oristano (67ª, -2) con maglia nera per Sud Sardegna che scende di 10 posizioni (87ª).