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Patrizia Incollu, la direttrice del carcere nuorese di Badu 'e Carros, 57 anni, non ce l'ha fatta. (La camera ardente)
Ieri pomeriggio, 31 ottobre, la commissione interna dell'ospedale San Francesco di Nuoro ha accertato la morte cerebrale della paziente. Per i medici del reparto di Rianimazione, guidato dal primario Peppino Paffi, la direttrice del carcere non avrebbe nessuna possibilità di riprendersi.
Rimase coinvolta nell'incidente stradale avvenuto il 20 ottobre sulla statale 389 Nuoro-Lanusei, in cui morì l'agente di Polizia penitenziaria Peppino Fois, di 53 anni. Quel giorno rientrava da una giornata di lavoro nel carcere di Lanusei a bordo dell'auto guidata da Fois. All'altezza di Janna 'e Ferru lo scontro con un tir che arrivava dalla carreggiata opposta, nel momento in cui il mezzo pesante svoltava per immettersi nel piazzale del distributore di benzina. L'impatto fu violentissimo: l'agente morì sul colpo, la direttrice del carcere, invece, rimase ferita gravemente.
Sardegna Live aveva incontrato la direttrice tre anni fa, quando ci aveva aperto le porte della struttura penitenziaria. Un video reportage che riassume la giornata tipo dei detenuti e delle attività che hanno luogo all’interno della struttura di massima sicurezza a Nuoro. Nel primo video, vari spezzoni dell'intervista a Patrizia Incollu. Nel secondo, il video integrale all'interno del carcere.
Tantissimi i messaggi di cordoglio per Patrizia Incollu. "Questa sera l'Amministrazione Penitenziaria tutta si stringe con deferente rispetto al dolore dei familiari della dottoressa Patrizia Incollu. Laureata in giurisprudenza, con un master in criminologia e difesa sociale e un corso di perfezionamento in psicopatologia penitenziaria, Patrizia Incollu ha trascorso la sua intera vita professionale nei diversi istituti della Sardegna, mettendo a disposizione della comunità penitenziaria dell'isola le proprie capacità e il suo impegno instancabile. Ricordiamo la dedizione e la passione con la quale svolgeva, ormai da tempo, l'arduo compito di dirigere più di un istituto penitenziario. Con la serietà e l'impegno di sempre, caratteristiche che, insieme alla sua umanità, sono impresse nella memoria di tanti dirigenti e poliziotti penitenziari del Provveditorato della Sardegna che hanno lavorato con lei. Doti che oggi ce la fanno ricordare con estrema gratitudine".
Don Gaetano Galia sui Facebook condivide questo ricordo: “Ciao dott.ssa Incollu, per tutti noi Patrizia! Una gran bella persona, una grande donna, forte e decisa, gran senso dell’ironia, grande professionalità, cordiale e ferma nel condurre il carcere, intelligente e comprensiva. In questo momento, non riusciamo a leggere questo disegno di Dio. Tu eri anche una donna di grande fede! Una cosa è certa: se molte istituzioni dello stato funzionano è perché ci sono persone come te, dedite al lavoro, talvolta anche oltre i limiti! Servire lo Stato vuol dire servire i fratelli e le sorelle, in questo caso i reclusi. Riposa in pace grande dottoressa. Vola serena sulle strade del cielo dove non ci saranno più carceri da dirigere né corse da fare per andare da un posto all’altro! Vivi ora nella luce e nella pace! Grazie anche personalmente perché mi hai sempre agevolato il compito di incontrare i fratelli e le sorelle!”.