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Può un dolore immenso come la perdita di un figlio contribuire a generare una fitta rete d’amore per il prossimo, di solidarietà, di cuori che straripano di generosità e di braccia forti che non aspettano altro di aiutare gli altri? Due mamme straordinarie, dalla forza fuori dal comune e dal cuore enorme, ci dimostrano che è così.
Eleonora Galia e Claudia Meloni hanno entrambe perso rispettivamente una figlioletta e un figlioletto, strappati troppo presto alla vita a causa di mali incurabili.
Queste due donne speciali, nonostante il dolore, i miliardi di lacrime versate e i cuori rotti in mille pezzi, ne hanno raccolto piano piano i cocci per ricucirli e farli battere di nuovo in nome dei loro bimbi, costruendo qualcosa di bello che marchiasse per sempre anche gli animi di coloro che non li hanno conosciuti con la memoria dei propri figlioletti. Tutto l’amore che non hanno più potuto donare ai loro bimbi, lo donano così a chi ne hanno bisogno.
Dopo la morte della sua bimba Giulia, Eleonora ha fondato l’associazione “Il sogno di Giulia Zedda” (LEGGI L’ARTICOLO), mentre Claudia ha realizzato l’associazione “Perché questo sogno mi piace”. Entrambe hanno aperto i loro cuori ai microfoni di Sardegna Live in un’intervista doppia piena di amore e speranza.
Trasformare un grande dolore in una rete fittissima di amore e solidarietà: cosa ti ha dato questa grande forza?
Eleonora: “Giulia era una bambina davvero speciale perché durante sua malattia ha pensato sempre agli altri, a noi genitori, a suo fratello e agli altri bambini malati come lei. Ci ha dato tanta forza e un immenso coraggio per andare avanti, ci ha temprato e resi migliori, più maturi. Ormai non ci spaventa più niente, tutto ha assunto un valore diverso da quando sette anni fa, proprio in questo periodo, stavamo iniziando a capire che qualcosa non andasse. Giulia aveva iniziato a vomitare, ad avere forti mal di testa, ma nessuno pensava a un tumore cerebrale di sei centimetri nella testolina di una bimba di sei anni. Lei ha affrontato con fede e coraggio il suo duro calvario durato 4 anni. Ci ha dato la possibilità di essere migliori, resilienti, pronti ad affrontare anche la sua mancanza sulla terra. Prima di andare via, ci ha chiamato nella sua cameretta e ci ha detto di pensare agli altri bambini visto che lei stava andando da Gesù e che avrebbe voluto donare i suoi giochi agli altri bambini.
Claudia: "L'associazione “Perché questo sogno mi piace” nasce grazie al prezioso messaggio di mio figlio Gabriele che sognava che tutti fossero più carini gli uni con gli altri, Il termine "carini" per un bimbo comprende tanti concetti: l'amicizia, la lealtà, la gentilezza, il rispetto, le coccole, l'amore. Il messaggio è stato estrapolato da un video girato da mia sorella e quella frase è ormai diventata il nostro mantra. Così è nata l'idea di un bracciale (appositamente fluorescente, che conserva e infonde luce) che abbiamo distribuito in tutta Italia e non solo. Senza che ce ne rendessimo conto, quel messaggio è stato condiviso in una maniera talmente forte che siamo stati avvolti da un amore quasi ultraterreno, ed ecco che abbiamo deciso di fondare un'associazione per divulgare il bellissimo sogno di Gabriele il suo messaggio”.
Quando è nata e di cosa si occupa la tua associazione?
Eleonora: “Dopo tre mesi dalla scomparsa di Giulia, stavamo già cercando un locale per iniziare a donare i suoi giochi, i vestiti e altri averi. Il 14 settembre 2018 abbiamo fondato ufficialmente “Il sogno di Giulia Zedda” in un piccolo spazio di soli sette metri quadri, e da lì siamo cresciuti così tanto che ora stiamo stretti in 100 metri quadri. L'associazione si occupa principalmente di raccogliere oggetti che ai bambini più fortunati non servono più per altri che non possono permetterseli. Ma ci sono tanti altri altri progetti complementari, come la possibilità di avere a disposizione 30 professionisti per visite mediche, per accelerare i tempi di prenotazione di alcune visite urgenti, un aiuto per i bimbi con problemi psicologici, un sostegno per le famiglie che devono curarsi fuori dalla Sardegna alle quali offriamo un contributo in denaro per le spese. Inoltre mettiamo a disposizione gratuitamente abiti da sposa ricamati a mano dell'atelier delle Sorelle Broy”.
Claudia: “L'associazione è nata con l'intento di essere carini verso i più piccoli e verso gli adolescenti, alimentando anima e corpo, a prescindere dal contesto e dal settore. Vogliamo poter regalare sorrisi e momenti di condivisione che esulino da patologie o ricerca scientifica, poiché ogni bambino ha il diritto di sorridere. Attraverso la forte comunicazione di questo messaggio siamo riusciti a smuovere tanti cuori. Il periodo storico che stiamo vivendo ha ibernato tanti valori e noi vogliamo solo poter scaldare cuori. Chi meglio dei bimbi può dare vita a questo sogno?
Con il tempo l’associazione si è ampliata grazie a persone dal cuore grande e dalle forti braccia solidali?
Eleonora: “Da 4 anni abbiamo 12 volontari molto premurosi e gentili, sempre pronti a comprendere e realizzare i desideri dei bambini. Il loro cuore enorme permette di accogliere anche 100 bimbi ogni venerdì pomeriggio in via Baronia 13 a Cagliari, dove sorge la sede. Siamo una bella squadra compatta e solidale, tutti uniti per portare avanti questo grande sogno di Giulia.
Claudia: “Insieme a persone davvero fantastiche abbiamo realizzato un evento sportivo a Savona, dedicato ai bimbi e agli adulti. Con il ricavato abbiamo donato un DAE (Defibrillatore Semiautomatico Esterno) al comune di Magliolo, abbiamo inaugurato un parco a Quartucciu dedicato al sogno di Gabriele, abbiamo organizzato eventi nelle scuole, dove i bimbi hanno piantato olivi e sono stati a contatto con la natura e sono stati, appunto, "carini" con gli alberi e la natura. Abbiamo dato vita a un congresso odontoiatrico, dove relatori e clinici sono stati strepitosi nella condivisione del loro sapere, riuscendo a concretizzare, grazie alle loro donazioni, l'acquisto di DAE, attrezzature sportive e vitaltest per le scuole. Abbiamo inoltre organizzato un torneo di Padel insieme alle farmacie di Cagliari e provincia, con lo scopo di acquistare una sedia a rotelle per una squadra di pallacanestro in carrozzina.
Quali sono i progetti appena realizzati e quelli futuri?
Eleonora: “L'ultima iniziativa è l'acquisto di un’ambulanza pediatrica per l'ospedale San Michele di Cagliari. Un progetto molto coraggioso da intraprendere considerato il costo del mezzo speciale fatto apposta per i bambini e i neonati prematuri”.
Claudia: “Quest’anno cercheremo proseguire il lavoro intrapreso attraverso un corso di cristalloterapia dedicato a bimbi e genitori e organizzeremo uno spettacolo di marionette dedicato al mondo dei più piccoli. E per il 2024 pensiamo di organizzare un evento in ambito scientifico. Siamo un grande team di genitori, zii, nonni, amici, tutti con un solo motto: "essere carini", pronti a collaborare anche con le altre associazioni, come "il sogno di Giulia Zedda" e "Tuttiperatta". L'amore può tutto!”
Cosa può fare chi volesse contribuire ad aiutarvi?
Eleonora: “Abbiamo il sito internet, la pagina Facebook “Il sogno di Giulia Zedda”, il numero di telefono sempre reperibile anche il sabato e la domenica, la mail ilsognodigiuliazedda@gmail.com C’è inoltre un conto corrente dedicato alla raccolta fondi per l'ambulanza pediatrica, separato dal conto corrente dell'associazione, che ci serve invece per pagare affitto e utenze. Poter aiutare tutti dobbiamo infatti affrontare ogni mese delle spese. Ringraziamo a tal proposito tutti i benefattori che ci sostengono e ci permettono di migliorare la vita di tante famiglie, risolvendo loro problemi importanti”.
Claudia: “Per chi volesse sapere di cosa ci occupiamo può visitare le nostre pagine Facebook e Instagram, e chiedere informazioni alla nostra mail perchequestosognimipiace@gmail.com, attraverso cui, chi fosse interessato, può venire a conoscenza delle coordinate bancarie per le donazioni”.
Speriamo con tutto il cuore che queste due mamme straordinarie possano portare avanti per sempre i sogni dei loro rispettivi angioletti e che sempre più persone si uniscano alla solidarietà a alle fitte reti d’amore che sono riuscite a generare grazie ai cuori che continuano a battere forte, nonostante il pesante macigno che si portano dentro.