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Nella giornata di martedì 24 novembre i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Cagliari, nel corso di servizi di controllo effettuati nell’ambito della produzione e commercio dei prodotti alimentari, hanno individuato due imprese individuali, facenti capo a un 73enne e a un 47enne, entrambi cagliaritani, che gestivano un laboratorio abusivo con annesso deposito a Quartu Sant’Elena, contenente un ingente quantitativo di prodotti alimentari di origine animale (prevalentemente carne suina), freschi, confezionati ed in parte già cotti, destinati a rifornire macellerie e grossi esercizi commerciali presenti a Cagliari e in provincia.
La struttura, dislocata su una porzione di circa 150 mq, sarebbe risultata sprovvista della necessaria autorizzazione al funzionamento e destinata alla lavorazione e cottura di carni ed alimenti di varia natura. L’immobile, in pessime condizioni igienico-sanitarie, avrebbe evidenziato una corposa presenza di grasso animale sui pavimenti, sulle pareti ed all’interno delle celle frigorifere, nonché l’impiego di attrezzature utilizzate per la cottura inidonee per la preparazione di alimenti destinati al consumo umano.
L'intero stabile è stato sequestrato, così come le relative celle frigorifere e circa una tonnellata e mezzo di carni di varia origine, nonché due furgoni che sarebbero stati sistematicamente utilizzati per il trasporto e la consegna agli acquirenti dei prodotti alimentari. Il valore commerciale complessivo di quanto sequestrato è pari a circa un milione di euro. I due titolari delle imprese sono stati segnalati alla competente autorità sanitaria per le violazioni amministrative e deferiti alla Procura della Repubblica di Cagliari per il reato di “frode nell’esercizio del commercio”.
Gli accusati avrebbero infatti utilizzato marchi ed etichettature di altre aziende al momento dell’immissione dei prodotti alimentari nel mercato cagliaritano. Sono in corso accertamenti finalizzati ad verificare la sussistenza di eventuali ulteriori irregolarità di carattere amministrativo dell’attività di commercio del materiale sequestrato nonché eventuali responsabilità connesse di soggetti coinvolti nel successivo smercio.