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Quasi 2.500 incendi hanno devastato la Sardegna in un'estate caratterizzata a temperature molto superiori alla media climatica e da quattro avvisi di condizioni meteo avverse per ondate di calore, giornate in cui si sono centrati eventi particolarmente gravi, con ingenti danni ma senza vittime.
Secondo i dati forniti oggi in Consiglio regionale dall'assessore dell'Ambiente Donatella Spano, sono stati per l'esattezza 2.495 i roghi registrati nell'isola.
Le fiamme hanno percorso 11.600 ettari, di cui 3.100 di boschi, ma secondo Spano quella appena trascorsa è stata per l'isola "una campagna antincendi ordinaria, molto simile a quelle precedenti". Rispetto al periodo 1998-2015, le superfici percorse dagli incendi nell'isola sono diminuite quest'anno del 33%, con un calo più marcato, pari al 35% per quelle boschive.
Ma il dato più significativo, secondo l'assessore, è la riduzione del 30% dell'estensione delle superfici colpite dal singolo incendio: "Rappresenta", ha spiegato Spano, "il principale indicatore dell'efficienza della macchina antincendi.
Se nel 1998 l'estensione era di 10 ettari per ogni eventi, ora è scesa a 4,65 ettari.
Gli episodi più gravi si sono registrati ai primi di luglio, quando sono stati colpiti circa 4mila ettari. Il 20 luglio le fiamme hanno devastato altri 1.600 ettari e il 22 e il 23 successivi ulteriori 900 ettari.
A metà agosto è toccato poi alla Gallura e alla zona turistica attorno a Pula. Due dipendenti del corpo forestale sono rimasti ustionati durante le operazioni di spegnimento, ha ricordato l'assessore nel ringraziare gli uomini che hanno partecipato alla campagna 2016 e nel difendere la loro efficienza.
"Non si puo' parlare male della macchina antincendi: è una delle migliori d'Italia, ma non potra' arginare tutti gli eventi in giornate di massimo rischio", ha detto l'assessore al termine della discussione in Aula di due mozioni sulla materia, una delle quali (poi respinta) con cui i Riformatori chiedevano alla Giunta di tracciare un bilancio della campagna 2016 e di riferire sulla situazione del telerilevamento automatico degli incendi, costato 27 milioni di euro.
A questo proposito, l'assessore ha spiegato che su 131 episodi il sistema di videosorveglianza, ormai in disuso, ne aveva avvistati appena tre, a fronte di 2.180 falsi allarmi.
Quest'anno sul fronte antincendi hanno operato 1.362 unita' del Corpo forestale regionale, 2.735 dipendenti dell'agenzia Forestas (ex Ente foreste), 111 associazioni di volontariato, 106 compagnie barracellari, 11 elicotteri regionali, cui si e aggiunto un Superpuma.
"Vi è stata una polemica sulla sicurezza di questo mezzo", ha detto l'assessore, "che e' risultata infondata. Anzi, l'elicottero e' risultato di grande utilita' negli interventi piu' complessi". Intanto, i Nuclei investigativi del Corpo forestale hanno eseguito finora otto misure cautelari per incendi dolosi e denunciato 434 persone per dolo o colpa.