Sono passati quattro anni da quando Stefano Masala scomparve da Nule.

Era il 7 maggio 2015 quando il 28enne si allontanò di casa a bordo dell'auto del padre per non farvi più ritorno. Le indagini e le vicende giudiziarie che seguirono quell'evento legano la sorte del giovane goceanino a uno dei casi di cronaca più efferati degli ultimi decenni in Sardegna.

Secondo quanto ricostruito dai processi, infatti, Masala fu ucciso dal compaesano Paolo Pinna, minorenne all'epoca dei fatti, in concorso col cugino di quest'ultimo, l'ozierese Alberto Cubeddu (18 anni), i quali si appropriarono dell'auto dei Masala per recarsi a Orune dove la mattina seguente assassinarono anche lo studente Gianluca Monni, col quale in passato avevano avuto uno screzio. Pinna e Cubeddu sono stati condannati rispettivamente a 20 anni di reclusione e all'ergastolo. Il corpo di Stefano non è mai stato ritrovato.

Nel quarto anniversario dalla scomparsa la comunità di Nule si riunirà in preghiera, alle ore 21, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Bambina.