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Nessuna confessione fiume ma solo l'ammissione di provare rimorso, poi il silenzio. Così Angelo Frigeri nel nuovo interrogatorio di questa sera a Tempio. La Procura conferma la sua tesi: il presunto responsabile della strage avrebbe fatto tutto da solo, ma le indagini non sono ancora concluse e le verifiche su eventuali complici proseguono a tutto campo.
Frigeri, assistito dal suo nuovo legale del foro di Tempio, Gianfranca Sotgiu, si è comunque avvalso della facoltà di non rispondere sui fatti specifici contestatigli dal pm Angelo Beccu, titolare dell'inchiesta, e dal procuratore Domenico Fiordalisi.
I nuovi sopralluoghi di oggi nell'appartamento teatro della strage e nel negozio sottostante di proprietà dei coniugi Azzena, sicuramente sono mirati a recuperare un quaderno che Frigeri, come confermato dalle riprese delle telecamere, ha portato via dall'esercizio commerciale il pomeriggio del triplice delitto.
Si cerca anche il corpo contundente che sarebbe stato utilizzato per tramortire le vittime, poi strangolate.