La visita del direttore generale della Asl di Nuoro , Paolo Cannas, che questo pomeriggio si è recato dalla famiglia di Gian Michele Angheleddu, il paziente oncologico di 51 anni a cui era stato consigliato da parte del servizio di Radioterapia di Nuoro di andare fuori dall' Isola per le cure radioterapiche a causa delle liste d'attesa lunghe 6 mesi, è terminata con una stretta di mano e la promessa di intervenire subito sui tempi della sanità sarda e sui problemi dei malati di cancro.

Cannas è stato accompagnato dalla sindaca di Fonni Daniela Falconi.

Una risposta che ha sollevato un caso mediatico e per la quale il manager oggi il manager si è scusato con il paziente, spiegandogli che si è trattato di una serie di errori organizzativi da parte dell'azienda sanitaria. " La visita del dottor Cannas ci ha fatto molto piacere - ha detto all'ANSA Lina Cadau moglie del 51enne - Quando le nostre assistenti sociali di Fonni, vedendo la nostra disperazione hanno reso pubblico il caso, lo hanno fatto perché è stato raggiunto il limite da parte della nostra sanità. Non è possibile che un padre di famiglia con 3 figli debba arrivare a questo. Quindi insieme abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora pensando non solo a noi ma a tutti i pazienti sardi - prosegue la donna -Non ce l'abbiamo con la Asl, né con il medico della Radioterapia che ha scritto il referto con i consigli di andare fuori dall'isola: lo ha fatto perché mio marito si è spaventato per la lista d'attesa e voleva fare in fretta un curarsi. C'è da capirlo: ha avuto un padre morto dello stesso tipo di tumore a 53 anni ".

La famiglia Angheleddu vuole chiudere la vicenda qui: niente esposto alla Procura per diffamazione, come ipotizzato ieri dalla donna, dopo l'annuncio dell'assessore Doria di una querela contro ignoti per il danno di immagine alla Asl. Piuttosto parteciperà a una serie di iniziative in difesa della sanità. Lunedì prossimo, partendo da piazza dei Martiri a Fonni, si terrà alle 18 un sit-in silenzioso al quale parteciperà anche l'associazione Sos sanità Barbagia Mandrolisai in difesa della medicina territoriale e dell'ospedale di Sorgono. "Lina e Gianmichele hanno fatto una cosa immensa - ha detto la sindaca di Fonni Daniela Falconi -: hanno messo in piazza la loro storia, la malattia, la sofferenza per denunciare per l'ennesima volta che qualcosa nella nostra sanità non funziona. Un coraggio, il loro, per cui dovremmo tutti essere orgogliosi e gli siamo tutti riconoscenti".