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Le Fiamme Gialle cagliaritane, in osservanza ai recenti Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica, hanno intensificato i controlli del territorio, soprattutto nel lungo week-end pasquale, mirati alla verifica del rispetto delle disposizioni emanate dall’Autorità di Governo per arginare la diffusione del Coronavirus.
In campo tutti i mezzi a disposizione, tra cui anche gli elicotteri, che hanno perlustrato l’intero territorio della provincia – con particolare intenzione alle zone costiere – per ricercare eventuali manifestazioni di spostamenti ingiustificati o assembramenti.
Le misure messe in atto nelle ultime 48 ore hanno consentito di verificare la posizione di oltre 350 persone, di cui 5 in mare, rilevando 17 sanzioni mentre sono 5 gli esercizi commerciali controllati al fine del corretto adempimento della normativa.
Particolare il caso in cui le pattuglie, nella giornata di Pasqua, impegnate nel controllo del litorale, a Costa rei (Muravera) si sono imbattute in una bagnante intenta a prendere il sole: la signora, residente in un altro comune ma trasferitasi presso la sua casa vacanza, si è giustificata dichiarando di aver ottenuto l’autorizzazione a poter fare il bagno dal proprio medico curante in quanto colpita da problemi di circolazione alle gambe, dichiarazione poi riscontratasi priva di ogni fondamento e comportante la sanzione per la signora.
Ed ancora nella stessa giornata di domenica, una persona è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale perché durante un controllo nel capoluogo, trovato privo dell’autocertificazione, in un primo momento dichiarava di non essere a conoscenza delle limitazioni agli spostamenti e subito dopo si dava alla fuga ed una volta raggiunto tentava di aggredire i Finanzieri.
Ad oggi sono oltre 5.300 i controlli effettuati dalle Fiamme Gialle su tutto il territorio della provincia nei confronti delle persone – le quali non possono allontanarsi dalle proprie abitazioni se non per comprovate esigenze normativamente previste – nonché degli esercizi commerciali, non tutti autorizzati all’apertura e comunque tenuti ad osservare un preciso orario di esercizio.
Dall’inizio dell’emergenza, sono stati 164 i soggetti sanzionati perché trovati fuori dai propri domicili senza una valida ragione: varie e diffuse le motivazioni, nella maggior parte dei casi legate alla necessità di “evadere” dalla propria abitazione per fare una passeggiata ed “assaporare un pò di libertà”.
Ma anche motivazioni più particolari: è il caso di due soggetti, padre e figlio, che hanno percorso 150 km per andare da un concessionario per acquistare una macchina – circostanza che non rientra tra i casi di comprovata necessità sancita a livello legislativo.
Per loro è scattata la sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro: medesima conseguenza per il titolare della concessionaria, al quale è stata anche applicata la sanzione accessoria della sospensione di 5 giorni dell’esercizio dell’attività in attesa che il Prefetto valuti compiutamente la sua posizione e possa prolungare la chiusura fino a 30 giorni.
Sul fronte degli esercizi commerciali controllati, sono 74 i titolari sottoposti a controllo: tra questi, 17 sono risultati aperti in violazione delle specifiche disposizioni che limitano a puntuali categorie merceologiche la possibilità di continuare ad operare in questo periodo emergenziale.
Negli ultimi giorni, le irregolarità hanno riguardato, oltre al già citato concessionario di auto, tre piccoli negozi di casalinghi, prodotti per la casa ed il tempo libero: i Finanzieri, al fine di impedire la prosecuzione o la reiterazione della violazione, hanno disposto la chiusura dell’attività commerciale per cinque giorni, provvedendo altresì alla trasmissione del provvedimento all’Autorità Prefettizia per l’irrogazione della sanzione pecuniaria da un minimo di 400 ad un massimo di 3.000 euro nonché per la sospensione dell’attività da un minimo di 5 ad un massimo di 30 giorni.
In uno di questi negozi, durante il controllo, le Fiamme Gialle hanno notato che erano poste in vendita numerose creme, una fattispecie già verificatasi qualche giorno prima in un altro emporio: dall’analisi più accurata delle confezioni e delle note illustrative, si è potuto accertare che le stesse contenevano due principi attivi, il Clobesol e il Betametasone, la cui presenza consente di considerare le creme dei veri e propri farmaci cortisonici.
Le creme poste in vendita sarebbero pertanto dovute rientrare nell’elenco nazionale dei farmaci, stilato dall’Agenzia Italiana del Farmaco, per i quali è autorizzata la vendita: un’immediata verifica ha invece dato esito negativo e pertanto i militari, dopo aver sottoposto a sequestro i farmaci, hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica il titolare dell’attività per aver posto in vendita farmaci privi dell’autorizzazione dell’A.I.FA..
Le future attività delle Fiamme Gialle cagliaritane proseguiranno per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria, al fine di garantire ogni scrupolosa azione a tutela della collettività locale, nel solco delle direttive emanate dalla locale Autorità Prefettizia nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, volte a materializzare “sul campo” tutte le misure di contenimento della diffusione del “Coronavirus”.
Accanto quindi ai controlli sul divieto di allontanarsi dalle proprie abitazioni – tranne che per i casi previsti – e sul rispetto della disciplina sull’operatività di attività produttive ed esercizi commerciali, la Guardia di Finanza continuerà in parallelo anche a condurre attività di polizia economica finanziaria orientate al contrasto delle condotte e dei fenomeni illeciti connessi con l’emergenza sanitaria in atto: in primis, attività volte alla prevenzione e repressione delle pratiche anticoncorrenziali, degli accaparramenti e delle manovre speculative sui prezzi, commesse approfittando dell’aumento della richiesta sul mercato di dispositivi di protezione individuale, di agenti biocidi e di apparecchiature elettromedicali, oltre che, in ragione dell’accentuata richiesta di taluni prodotti, alle violazioni che riguardino la disciplina sulla pubblicità dei prezzi, la qualità delle merci nonché i casi di frode in commercio.