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La Polizia di Stato ha tratto in arresto Giulia Marroccu, 27enne cagliaritana, con precedenti di polizia, per il reato di furto aggravato in luogo di culto. Nella serata di ieri, intorno alle 17.30, un equipaggio della squadra Volante, impegnato nei servizi di controllo del territorio, nel percorrere via Marghine, ha notato una giovane, già conosciuta agli operatori per i suoi precedenti e perché la stessa era stata già denunciata in stato di libertà per aver commesso un furto in abitazione nei giorni scorsi, quando in via Seruci ha notato i poliziotti, ha accelerato il passo dirigendosi verso Via La Nurra, nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
La droga e i gioielli
Immediatamente raggiunta, è stata fermata ed identificata. La pregiudicata (peraltro già denunciata nei giorni scorsi sempre dalla Questura, insieme al fidanzato Andrea Tuveri, per ricettazione, sorpresi nel loro tugurio abusivo a Tuvixeddu, zona ex cementificio Italcementi, con diversi oggetti rubati), ha mostrato sin da subito una forte agitazione e, sottoposta a controllo, nelle tasche del giubbotto e dentro la sua borsa, è stata trovata in possesso di diversi gioielli di bigiotteria artigianale sarda con lavorazione in filigrana, tra cui un rosario, una croce da rosario e numerosi orecchini e anelli.
Inoltre, all’interno di un borsellino, custodito nella borsetta, i poliziotti hanno rinvenuto tre buste termosaldate contenenti 0,35 grammi di cocaina e 0,15 grammi di eroina e un telefono cellulare, di provenienza furtiva.
Da un immediato accertamento, è emerso che i gioielli erano stati rubati poco prima nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, in via Is Mirrionis, dove il parroco, oltre a confermare l’ammanco, segnalava anche il furto di 50 euro, usati dalla giovane per l’acquisto della sostanza stupefacente rinvenuta dagli agenti nel borsellino. Nella mattinata odierna è previsto il processo con rito per direttissima.