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Le indagini della Procura di Nuoro vanno avanti senza sosta dopo il crollo del casolare diroccato alla periferia della città, dove sono morti Patrick Zola e Ethan Romano, rispettivamente di 15 e 14 anni.
Gli uomini della Squadra mobile hanno sentito il ragazzino che stava con le due vittime, ma che si trovava all'esterno al momento del crollo e cercano di acquisire tutte le testimonianze delle persone accorse subito dopo i fatti, compresi i vigili del fuoco.
Duplice omicidio colposo l'ipotesi di reato formulata dalla Procura, per il momento senza indagati. Il pm Andrea Ghironi, titolare delle indagini, da ieri sera è chiuso in uno stretto riserbo. Il magistrato si trova a dipanare la matassa della proprietà del fabbricato che sorge su un terreno frutto di un'eredità andata a oltre dieci famiglie, fatiscente da decenni.
Nel frattempo vanno avanti gli studi dei Vigili del fuoco del comando provinciale di Nuoro. "Stiamo lavorando per fare il quadro della situazione in base a ciò che i nostri uomini hanno trovato anche con l'aiuto dei droni - ha detto all'ANSA l'ingegnere Giampaolo Lampis comandante dei Vigili del fuoco di Nuoro -. Di certo c'è la criticità dell'edificio, fatiscente da tantissimo tempo e il crollo della copertura sopra il primo piano dove sono stati travolti i ragazzi, ma riguardo alle cause che l'hanno provocata serve fare degli studi. Appena li avremo possiamo spiegare cosa è successo o ipotizzare le probabili cause del crollo".
Potrebbero essere state le abbondanti piogge di questi giorni? "Al momento non lo possiamo dire - ha concluso il comandante - né possiamo dare altre ipotesi prima di studiare le cause e metterle a disposizione degli organi inquirenti".