PHOTO
Assolto perché il fatto non sussiste. E' la sentenza pronunciata dal giudice monocratico del tribunale di Nuoro Manuela Anzani, nei confronti di Pietro Mereu, il ventiseienne di Orgosolo accusato di omicidio colposo nel processo per la morte di un ragazzo di 14 anni, Luciano Succu, avvenuto la sera del 26 maggio 2013 a causa del ribaltamento del pick-up guidato dall'imputato.
Mereu, difeso dall'avvocato Francesco Carboni, visibilmente liberato dal peso di un'accusa pesante, ha ascoltato il verdetto in aula senza dire una parola. Una sentenza attesa quella dell'assoluzione per il giovane orgolese.
Era stata la stessa Pm Francesca Pala, durante la requisitoria del 27 marzo scorso, a chiedere che il giovane venisse assolto.
"L'istruttoria dibattimentale ha dimostrato che Pietro Mereu non è responsabile del reato che gli viene contestato, né del sinistro che invece è stata una disgrazia", aveva detto il magistrato.
L'incidente era accaduto intorno alla mezzanotte a pochi metri dal cancello dell'impianto sportivo di Orgosolo. Luciano Succu era a bordo del pick-up insieme ad altri tre giovani quando, all'improvviso, mentre percorrevano un tratto di strada sterrata, il veicolo si era ribaltato.
Il quattordicenne era rimasto schiacciato dal mezzo ed era morto sul colpo. Gli altri tre amici, tra cui Pasquale, fratello maggiore della vittima, erano stati ricoverati con ferite non gravi.