Il 6 febbraio scorso due malviventi con il volto coperto erano entrati in una casa a La Maddalena, dove avevano messo a segno una rapina.

La proprietaria dell’appartamento, una donna di 72 anni, era stata imbavagliata e le erano state legate le mani. I ladri erano poi scappati con un bottino di 12 mila euro in contanti e preziosi per un valore complessivo di circa 5 mila euro.

I Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Olbia, intervenuti per effettuare i rilievi del caso, hanno notato da subito alcuni particolari interessanti, tanto da far nascere alcuni sospetti che poi hanno trovato riscontro negli accertamenti del RIS di Cagliari.

Tra i vari reperti, gli investigatori sono riusciti a recuperare completamente il nastro adesivo utilizzato per imbavagliare e per legare le mani alla signora e nei laboratori del RIS sono riusciti a evidenziare anche dei profili genetici differenti da quello della vittima.

Una volta esclusa la vittima e il marito, ora i militari stanno procedendo a un’analisi dei profili genetici delle persone che gravitano attorno alla sfera personale della stessa per capire se ci siano dei collegamenti e per individuare gli autori.

Nella giornata di ieri i Carabinieri di Olbia hanno depositato un’importante informativa che dovrebbe consentire di fare un importante passo avanti nell’indagine.

Considerata la dinamica che sin da subito ha dato modo agli inquirenti di seguire una pista ben definita, per evitare un possibile inquinamento e consentire la massima efficienza all’attività di indagine svolta, non è mai stata data alcuna comunicazione dell’accaduto da parte degli investigatori.

Questa procedura ha consentito di acquisire testimonianze di sicura attendibilità e fondamentali che unite alle importanti tracce rilevate durante il sopralluogo permetteranno a breve l’identificazione dell’intera banda.