«Gli ultimi mesi sono stati segnati dalla sofferenza e dal timore di non avere più qualcosa da raccontare: i miei polmoni avevano deciso di lasciarsi andare, di mettersi contro di me». E invece, alla fine, ha vinto lui: Giuliano Marongiu. Forte, determinato ed entusiasta più di prima, ora che ha archiviato la brutta parentesi della malattia affrontata a muso duro in un reparto dell’ospedale San Francesco di Nuoro. La città della rinascita, per l’artista di Ovodda, volto noto di Sardegna Uno, ambasciatore della cultura isolana oltre che autore di diversi spettacoli e canzoni di grande successo popolare. Il suo «secondo tempo», infatti, comincia con il Redentore 2013. Sul palco del Festival regionale del folclore sardo, domani sera in piazza Vittorio Emanuele, dopo l’attesa sfilata dei costumi lungo le vie principali di Nuoro.

 

«Il palco del Redentore ha il significato di un ritorno importante per me, che sancisce la voglia di comunicare con quella passione che da sempre rinforza il mio lavoro» spiega Marongiu . Già protagonista a Nuoro, nella festa manna dei nuoresi e non solo. Voce ufficiale del Redentore nel 2000, poi nel 2001 in occasione del centenario della sagra, e ancora nel 2008. 

 

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