“Sono felice, mi sento la responsabilità di lavorare pancia a terra per la totale unità del centrosinistra e del Pd verso la lunga corsa per riprenderci la Sardegna”.

Erano state queste le parole di Francesca Barracciu dopo la vittoria alle primarie del centrosinistra, di settembre scorso, per le regionali del 2014.

L’europarlamentare del Pd aveva vinto al primo turno con il 44.32% (22.808 voti) lasciandosi alle spalle di dieci punti percentuali il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau.

Ma solo dopo un giorno dalla vittoria, il nome della Barracciu è saltato fuori in merito all’inchiesta della Procura di Cagliari che indaga sull’uso dei fondi destinati ai Gruppo del Consiglio regionale.

Da qui inizia il nodo della candidatura. Del caso Barraccciu, accusata di peculato, si stanno occupando il responsabile Enti locali, Stefano Bonaccini, e il capo dell’Organizzazione, Luca Lotti, che hanno incontrato lunedì l'europarlamentare. 

Allo stato attuale delle cose, tutto sembra protendere per un dubbio: puntare sulla Barracciu al primo appuntamento elettorale dell’era Renzi, o forse proporre un nome nuovo, lontano dai coinvolgimenti di carattere giudiziario?

La risposta non tarderà certo ad arrivare.