Pensare prima al programma per la Sardegna e poi ai nomi, che non devono essere imposti da Roma. È quanto ribadito dagli esponenti del Grande centro, il movimento promosso da Antonello Peru e Stefano Tunis (Sardegna al centro venti 20) che mette insieme forze centriste, autonomiste e civiche in vista della corsa per le Regionali 2024.

“Nelle altre forze politiche sembra che ci sia una inversione delle priorità - sottolinea il coordinatore Peru - prima si pensa al nome da proporre. A pochi mesi dalle elezioni l'unico manifesto politico contenente punti programmatici è quello presentato da noi”.

“Il Psd'Az dice oggi chiaramente che per loro il perimetro dell'alleanza dipenderà dalla scelta sul candidato - aggiunge Peru -. Nei giorni scorsi Matteo Renzi ha dichiarato che in Sardegna Italia Viva sceglierà con chi stare dopo che ci saranno i candidati e non sulla base dei programmi per l nostra isola”.

“Per noi il presidente deve essere la guida migliore per fare tutto quello che verrà inserito nel programma di governo - precisa -. Deve avere capacità, autorevolezza ed esperienza sull'attività gestionale che gli deriva anche dalla sua vita professionale”.

“E infine - conclude - non vogliamo più sentire parlare di equilibri nazionali, dobbiamo essere noi sardi qui in Sardegna a decidere chi sarà il candidato che dovrà rispondere esclusivamente ai cittadini e alla coalizione, non certamente ad una sigla politica”.