Proseguono le azioni della Regione per il conseguimento dell’ambizioso obiettivo dell’80% di raccolta differenziata entro il 2022 e i provvedimenti della Giunta sono indirizzati al consolidamento e al miglioramento dei risultati. Grazie all’impegno di cittadini, amministrazioni locali e Regione, la Sardegna si è confermata, per due anni consecutivi, la seconda regione in Italia per la quantità di rifiuti urbani raccolti in maniera differenziata passando dal 72,9 al 74,22%”.

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, dopo l’approvazione della delibera che stanzia complessivamente 649mila euro a favore di quindici Comuni per la realizzazione di centri di raccolta e il completamento di quelli esistenti, da porre a servizio del circuito della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, nonché per interventi di recupero di aree pubbliche degradate dall’abbandono di rifiuti, quando non risultasse identificabile il responsabile.

“Dopo aver approvato anche le ‘Linee guida’ per l’adozione su scala regionale della ‘tariffa puntuale’, basata sui rifiuti effettivamente conferiti, in modo da ottenere una distribuzione dei costi per i cittadini più equa, un incremento della percentuale di raccolta differenziata, una minor produzione di rifiuti urbani e un minor conferimento in discarica, vogliamo completare la dotazione territoriale di infrastrutture impiantistiche”, ha aggiunto l’assessore Lampis.

Per la realizzazione di nuovi ecocentri e il completamento di quelli esistenti, sono state programmate risorse per nove Amministrazioni comunali, per un totale di 440mila euro: 80mila euro ciascuna a Ballao e Morgongiori per un nuovo ecocentro; 40mila euro ciascuna a Barisardo, Genuri, Luras, San Teodoro, Suelli, Tuili e Villanova Tulo per il completamento dell’ecocentro. Invece, per gli interventi di recupero ambientale di aree degradate da abbandono di rifiuti, compresa la raccolta e il conferimento ad appositi impianti di recupero o smaltimento, nonché la realizzazione di investimenti che consentano di dissuadere da ulteriori abbandoni, sono state programmate risorse per sei Amministrazioni comunali, per un totale di 209mila euro: Cardedu 70mila euro; Buddusò 56mila; Esterzili 28mila; Sestu 25mila; Sanluri 20mila; Ruinas 10mila.

“Il gettito relativo all’applicazione del tributo di smaltimento dei rifiuti solidi in discarica – ha concluso l’esponente della Giunta Solinas – è destinato alla costituzione di un fondo per interventi di tipo ambientale e può essere utilizzato per favorire la minore produzione di rifiuti, le attività di recupero di materie prime e di energia, la bonifica di siti inquinati, comprese le aree industriali dismesse, il recupero di aree degradate, il finanziamento delle agenzie regionali per l’ambiente, l’istituzione e la manutenzione delle aree naturali protette, investimenti di tipo ambientale riferibili ai rifiuti derivanti dal settore produttivo oggetto di tassazione”.