"È tempo che anche la Sardegna si doti di una legge sul fine vita, restituendo dignità e libertà a chi si trova in situazioni di sofferenza insostenibile. Questa legge la dobbiamo a chi ha sofferto e a chi non ha potuto scegliere". Sono le parole di Valdo Di Nolfo, consigliere regionale del gruppo "Uniti per Alessandra Todde".

Dopo la Regione Toscana, anche la Sardegna si appresta ad affrontare la questione del fine vita che il consigliere Di Nolfo considera "un atto di responsabilità nei confronti di coloro che si trovano in situazioni di estrema sofferenza e desiderano poter scegliere liberamente". Dopo aver completato il lavoro sulla riorganizzazione del sistema sanitario e sulla manovra finanziaria, la proposta di legge sul fine vita è pronta per essere discussa nel Consiglio Regionale, aprendo così la strada a un dibattito politico di fondamentale importanza.

Il consigliere regionale Valdo Di Nolfo è da sempre impegnato sul tema dei diritti civili, "Nel 2022 ho avuto l’onore di condividere l’impegno e la militanza con le attiviste e gli attivisti della campagna referendaria Eutanasia Legale: un'esperienza di cui la Sardegna tutta deve fare tesoro - ha spiegato -. L’attenzione sul tema del fine vita nel campo largo è massima, la proposta di legge 'Liberi Subito Sardegna' porta la firma di tutti i gruppi di maggioranza".

La Sardegna si trova tra le regioni più colpite al mondo dalla SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), portando così, secondo il consigliere, la necessità di una normativa sul fine vita a causa dell'alto tasso di incidenza di questa malattia neurodegenerativa nell'Isola.

Un caso emblematico di cui ha parlato Di Nolfo è quello di Giovanni Nuvoli, un agente di commercio di Alghero affetto da SLA. "A Giovanni e a tanti altri che hanno patito quelle sofferenze inutili e insostenibili dobbiamo l’approvazione della legge Liberi Subito. Lo dobbiamo a loro e alle loro famiglie. Lo dobbiamo a Maddalena, moglie di Giovanni, che ha raccontato quel viaggio nell’oscurità dello Stato nel libro Gli occhi che urlano", afferma Di Nolfo.

"L’ingiustizia che hanno subito loro, così come tante altre persone in Sardegna, merita una risposta rapida attraverso l’approvazione di questa legge"

Di Nolfo conclude con un ringraziamento particolare rivolto all’Associazione Luca Coscioni e alla sua cellula sarda: "Il loro impegno costante ha reso possibile questa proposta di legge. Senza di loro, oggi non saremmo a questo punto. Senza di loro non esisterebbe la proposta di legge Liberi Subito. Grazie".