La comunità di Sorgono può finalmente tornare ad ammirare, dopo il restauro, la bellezza del Cristo ligneo del 1600. 

Grazie alla generosità di una famiglia sorgonese è stato possibile affidare i lavori a una restauratrice di Sanluri e così oggi l'opera, che dopo vari interventi avvenuti nel tempo era stata modificata, ha riacquistato il suo antico splendore. 

Il Cristo è curato in ogni minimo dettaglio. Il volto appare con una fisionomia sofferente e in tutto il corpo sono evidenti i segni della flagellazione. Il capo è reclinato a sinistra, verso San Giovanni, e non a destra verso la Madonna come succede nella maggior parte delle opere di questo tipo. 

Il parroco di Sorgono don Matteo Ortu esprime grande soddisfazione per il recupero di un'opera d'arte che è espressione della fede ed è anche da sempre molto cara a tutta la comunità. 

«Il Cristo è stato realizzato appositamente per il rito di  S'Iscravamentu - dice il sacerdote richiamando le tradizioni del Venerdì santo -. È stato restaurato grazie alla generosità di una famiglia che ha finanziato l'intero lavoro. Gesti di questo tipo, al giorno d'oggi, sono fondamentali perché consentono alle persone di affezionarsi al patrimonio artistico e culturale della parrocchia e del paese. In questo modo si ha la possibilità di recuperare anche ciò che è andato perduto nel tempo».