"A quasi un mese dalla richiesta di accesso agli atti, ancora nessuna risposta è arrivata dalla Presidenza della Giunta o dall’assessorato agli Enti Locali su quanto si sta facendo per la revisione del Piano Paesaggistico regionale": lo denuncia il consigliere regionale del Partito Democratico, Mario Bruno, che oggi ha scritto alla Presidente dell’Assemblea sarda  "affinchè intervenga presso la Presidenza della Regione a tutela dei diritti di informazione dei consiglieri e affinché sia data risposta alla nota del 7 agosto nei tempi più brevi".
 
"La quasi totale mancanza di ogni informazione su cosa stia proponendo la Giunta sui temi urbanistici e della tutela del paesaggio, non può che preoccupare e non vogliamo certamente che il Consiglio sia tenuto all’oscuro o messo, all’ultimo, davanti a scelte compiute. Non permetteremo l'assalto al Ppr, chiodo fisso di Cappellacci e di gran parte del centrodestra, né pensino di potersi presentare all’elettorato riproponendo il binomio volumetrie/sviluppo, dopo che per quasi cinque anni sono riusciti solo a paralizzare i Comuni, a non agevolare l'adeguamento e l'approvazione dei PUC, a  ingolfare gli uffici urbanistici di pratiche inevase, promettere alberghi sulle coste, campi da golf ovunque. Se ci riescono, procedano con la copianificazione da concordare nel rispetto del Codice Urbani con il Ministero, ma non pensino di riproporre politiche scellerate di depauperamento del territorio e, soprattutto, di farlo ignorando il Consiglio regionale e i principi che sono ormai universalmente accettati dai sardi, come il mantenimento della fascia costiera come bene paesaggistico d'insieme".