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Quarantamila frammenti di anfore trasportate da una nave romana proveniente dall’odierno Portogallo, naufragata all’ingresso di Cala Reale in età tardo imperiale.
E' il tesoro sommerso dell'Asinara, che sarà riaperto al pubblico dopo due anni grazie a un accordo raggiunto dal Comune di Porto Torres con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro e grazie alla collaborazione dell'Ente Parco Asinara Area Marina Protetta, della Capitaneria di Porto di Porto Torres, della Società Delcomar e del Cala d'Oliva Diving Center.
«Abbiamo promosso assieme agli altri Enti la riapertura sperimentale al pubblico del sito archeologico sommerso di Cala Reale – afferma l'Assessore al Turismo, Antonella Palmas – perché riteniamo che questa sia una grande opportunità di promozione e valorizzazione culturale e turistica dell'Asinara e del nostro territorio. Dopo due anni il sito sarà nuovamente reso visitabile assieme agli operatori del diving. Potrà essere apprezzato soprattutto dai turisti che sbarcheranno dal traghetto della continuità territoriale, i quali avranno la possibilità di prenotare la visita direttamente sul posto. Il sito, infatti, si trova a Cala Reale, in prossimità del molo d'attracco, in uno specchio d'acqua cristallina popolato da centinaia di pesci che hanno “familiarità” con il luogo che ospita i reperti di millecinquecento anni fa. Uno spettacolo della storia e della natura, a cui il turista non solo assiste, ma partecipa direttamente, vivendo un'esperienza indimenticabile».
Il Comune di Porto Torres ha sostenuto parte delle spese di apertura del sito e di chiusura al termine della stagione estiva. La Capitaneria di Porto ha provveduto ad emanare una ordinanza per disciplinare l'accesso al sito, programmando interventi di pattugliamento e sorveglianza durante l'intero periodo di apertura e fornendo, inoltre, un supporto di carattere logistico. L'Ente Parco ha da tempo predisposto la definizione del perimetro e la messa in sicurezza.
I compiti di sorveglianza e di accompagnamento alla fruizione verranno svolti anche quest’anno dal Cala D'Oliva Diving Center, che si occuperà delle visite in snorkeling e in apnea.
«Sette anni fa – ricorda la Responsabile della sede di Porto Torres della Soprintendenza, Gabriella Gasperetti – con il prezioso sostegno del Ministero dell’Ambiente e dell'Ente Parco Asinara, siamo riusciti a mettere in sicurezza il carico del relitto di Cala Reale con un'operazione di archeologia subacquea senza precedenti per numeri e importanza. Si tratta di un autentico tesoro, oltre 39mila reperti adagiati sul fondale a soli sette metri di profondità e ben visibili anche utilizzando solamente maschera e boccaglio grazie alle trasparenze del mare dell’Asinara.
Aperto al pubblico per la prima volta nell’estate del 2012 e poi nel 2013 e nel 2014, dopo l’interruzione della scorsa stagione, in accordo con il Comune di Porto Torres, il sito sarà nuovamente visitabile con i servizi di diving svolti dagli operatori autorizzati. Un’altra novità di quest’anno è la disponibilità di un natante di supporto con fondo trasparente, ormeggiato sul sito con funzioni di controllo, che offrirà una suggestiva introduzione alla visita.
Per il futuro, possiamo anticipare che la valorizzazione di quest’area, straordinaria per la sua visibilità, su proposta della Soprintendenza sarà inserita nella programmazione del MiBACT per proposte di valorizzazione a cura di sponsor privati, con l’indispensabile controllo degli Enti preposti alla tutela».