“I centri estivi per l’infanzia della Sardegna riprenderanno la loro attività e lo faranno in sicurezza. La tutela della salute dei sardi è e continuerà a essere il cardine delle nostre decisioni. L’attuale situazione epidemiologica dell'Isola, caratterizzata da una circolazione virale fra le più basse in Italia, certifica l’efficacia delle misure e degli strumenti messi in campo per contrastare l’epidemia. Oggi, senza abbassare la guardia, diamo un importante segnale d’attenzione sia agli operatori del comparto, sia alle famiglie, ai giovani e ai bambini, sui quali il peso sociale e psicologico dell'isolamento degli ultimi mesi ha gravato in modo particolare”. 

Sono le parole del Presidente della Regione, Christian Solinas, che esprime soddisfazione per l’approvazione della delibera con la quale la Giunta, in attuazione di quanto stabilito nell’ultima Ordinanza, emanata il 14 giugno, e del Dpcm dell’11 giugno, definisce le procedure da seguire per il riavvio delle attività dei centri estivi per bambini e adolescenti nella fase 2 dell’emergenza Covid-19. 

“Per favorire la ripartenza – spiega l'assessore regionale dell'Igiene e sanità e dell'Assistenza sociale, Mario Nieddu, in riferimento al provvedimento presentato d'intesa con il collega della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu – abbiamo adottato una procedura semplificata e immediata, prevedendo che l’avvio delle attività sia subordinato alla comunicazione del progetto organizzativo tramite la presentazione di una dichiarazione, da sottoporre all’amministrazione comunale e al servizio di igiene pubblica competenti per territorio, che attesti il rispetto delle disposizioni in materia di contenimento della diffusione del Covid-19. Non sarà necessario attendere il via libera. Le autorità potranno avviare verifiche in qualsiasi momento, ma i gestori dei centri estivi, in cui si svolgono attività ludico-ricreative, potranno riprendere a operare subito”. 

Prevista, inoltre, la sottoscrizione di uno specifico 'patto di corresponsabilità', tra i gestori e le famiglie dei bambini iscritti, finalizzato al rispetto delle regole e delle misure anti-contagio. I centri che già hanno provveduto a presentare un piano organizzativo non dovranno procedere a un nuovo adempimento a meno che non siano necessarie integrazioni, ma dovranno provvedere alla sottoscrizione del patto di corresponsabilità con le famiglie o alla sua integrazione.