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Nella giornata di oggi, 10 febbraio, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Sassari hanno arrestato un giovane di 26 anni ricercato con l'accusa di tentato omicidio aggravato plurimo in seguito a fatti avvenuti a Pisa nel febbraio 2018. L’uomo è stato rintracciato dagli agenti all’interno di una pizzeria ad Olmedo in compagnia del fratello. Una volta fermato dai poliziotti, il 26enne ha fornito false generalità, presentandosi con il nome del fratello minore il quale però, come avevano già ricostruito gli inquirenti, si trova in realtà all’estero per motivi di studio.
Al momento dell’arresto l'uomo portava a tracolla un borsello, al cui interno è stata rinvenuta una pistola Beretta calibro 7.65 con i segni distintivi cancellati, dotata di caricatore rifornito e perfettamente funzionante. Nello stesso contenitore, è stata rinvenuta anche la somma di 6.000 euro circa in contanti che sono stati sottoposti a sequestro.
Vistosi scoperto, il soggetto si sarebbe divincolato, opponendo resistenza e dandosi alla fuga a piedi per le vie limitrofe. Immediatamente inseguito e raggiunto, come riferito, l’uomo ha continuato ad opporre una strenua resistenza nel vano tentativo di sottrarsi alla cattura.
Nel corso dell’operazione, anche il fratello del 26enne, sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di un’arma con i segni distintivi cancellati. In questo caso si trattava di una pistola Sig Sauer calibro 45 con caricatore rifornito e inserito nell’arma. Anchegli è stato trovato in possesso di denaro contante, per un ammontare di 500 euro circa, sottoposto a sequestro.
All’interno del borsello in uso al ricercato è stata poi rinvenuta la chiave di un’autovettura, localizzata nelle immediate vicinanze, nella quale è stata trovata dagli agenti un’ulteriore pistola calibro 6.35, anche questa con caricatore inserito e rifornito.
I due, arrestoati per il reato di porto e detenzione in concorso di arma con segni distintivi cancellati, sono ora indagati per ricettazione. Il solo ricercato è stato segnalato alla competente Autorità giudiziaria anche per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e nei suoi confronti si è provveduto anche all’esecuzione del provvedimento restrittivo a suo nome.
I due fratelli sono stati condotti presso la casa circondariale di Bancali, dove resteranno a disposizione dei magistrati.