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Sono giunte alla svolta le indagini sul furto di quindici rotoballe avvenuto nelle campagne di Senorbì il 16 luglio scorso. I carabinieri, giunti a perquisire un’abitazione di campagna nella ricerca di armi illecitamente detenute, già nel fare ingresso in casa avrebbero notato poco fuori dalla porta d’ingresso alcune piantine di marijuana, poi estirpate e sequestrate.
Delle armi nessuna traccia, ma nell'adiacente fienile i militari avrebbero rinvenuto 24 rotoballe di fieno delle quali hanno voluto approfondire l’origine. Secondo la versione del padrone di casa erano state acquistate da un rivenditore specializzato, ma andando a verificare presso quest’ultimo come fossero andate le cose emergevano elementi di assoluto interesse.
Quelle acquistate regolarmente, infatti, erano molte di meno e non corrispondevano alle unità rinvenute per forma, tipo di foraggio e corde utilizzate per tenerle unite. Tra l’altro l’acquirente avrebbe richiesto al venditore di certificare falsamente in fattura l’acquisto di un maggior numero di rotoballe, senza essere accontentato in tal senso.
Convocati sul posto i due imprenditori agricoli di Senorbì che avevano subito dei furti nel recente periodo, entrambi avrebbero certificato che il foraggio rinvenuto era perfettamente compatibile con quello loro sottratto. A parte la denuncia per coltivazione di stupefacenti, il 25enne protagonista della vicenda è stato denunciato anche per ricettazione di quelle rotoballe delle quali non ha saputo documentare la provenienza, fornendo anzi informazioni false agli inquirenti.