La griglia di protezione del bocchettone di filtraggio dell’acqua era rotta. E’ una prima certezza che arriva a due giorni dall’annegamento del piccolo Richard Mulas, di appena 7 anni, annegato nella piscina del residence-hotel, “Il Rifugio”, a Orosei.  

La piccola mano di Richard potrebbe essere rimasta incastrata nel foro di scarico,  ma le indagini da parte dei Carabinieri, coordinati dal Capitano Andrea Leacche proseguono senza escludere alcun dettaglio e già in queste ore sarà effettuata l’autopsia sul corpo del piccolo: la magistratura di Nuoro intanto ha già aperto un fascicolo nel quale viene ipotizzato il reato di omicidio colposo a carico di ignoti. Nel registro degli indagati, almeno per ora, non figura alcun nominativo. 

Solo gli esami necroscopici potranno accertare se il bimbo sia morto per annegamento oppure  colto da un improvviso malore: la sua mano infatti potrebbe essere rimasta incastrata nel bocchettone propria a causa della rottura della protezione, poi il drammatico epilogo con l’annegamento.

Tutte ipotesi, almeno per ora, ma nelle prossime ore si saprà qualcosa in più: la comunità di Irgoli e quella di Orosei sono piombate nel dolore più profondo per la perdita del piccolo Richard, un tragico destino ha portato via quel piccolo angelo per sempre.