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Nelle province di Sassari, Nuoro, Reggio Emilia, Modena, Parma e Milano, i Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari, coadiuvati da quelli delle province indicate, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario di Sassari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 7 persone (quattro in carcere e tre agli arresti domiciliari), tutti cittadini italiani, indagati in concorso per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio.
Durante le operazioni odierne sono state effettuate anche 15 perquisizioni finalizzate al rinvenimento di materiale informatico utilizzato per la commissione di truffe e tentate truffe in danno di aziende ubicate sul territorio nazionale e alla ricerca di elementi utili per suffragare l’intero quadro probatorio.
Nel complesso, l’attività ha portato al deferimento di 27 persone coinvolte, a vario titolo, nelle attività illecite di riciclaggio, ricettazione e truffa.
Le misure rappresentano la conclusione di una attività investigativa condotta da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassari – Sezione Operativa – che si è svolta da agosto 2018 a gennaio 2019 e ha consentito di dimostrare, come affermato dagli investigatori, la costituzione e la partecipazione, da parte degli indagati, di un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa, al riciclaggio e alla ricettazione mediante l’acquisto, con false fideiussioni ed assegni senza provvista, di beni di vario genere tra cui autovetture, materiale edile, carburante, elettrodomestici e generi alimentari, posti poi in vendita o reimpiegati nelle proprie imprese.
I consociati, in particolare, hanno sempre spiegato i Carabinieri, si presentavano nelle attività commerciali precedentemente individuate effettuando degli ordini riferiti a ingenti quantitativi di merce e proponendo, come pagamento, assegni bancari, a vuoto, tratti da conto correnti intestati ad aziende il cui amministratore delegato si identificava coma la classica “testa di legno”.
Sarebbe stata accertata la commissione di 37 truffe in danno di varie aziende aventi sede legale in Sardegna, Emilia Romagna, Lombardia e Trentino Alto Adige, per un valore di svariate centinaia di migliaia di euro.
È stata impedita, inoltre, la perpetrazione di ulteriori truffe – per le quali si è comunque concretizzato il tentativo – per un valore oltre 3 milioni di euro.
Le ipotesi investigative, tradotte in richiesta di misura cautelare dalla Procura della Repubblica di Sassari, sono state condivise dall’Ufficio del GIP che ha emesso il provvedimento restrittivo odierno con cui è stata disposta la custodia in carcere per Lussorio Manca, oristanese cl’ 66, Vito Nicola Belmonte, materano cl’ 67, Riccardo Notarpietro, andriese cl’76, Marco Salis, sassarese cl’81. Nello stesso provvedimento veniva disposta la misura degli arresti domiciliari nei confronti di Giulio Caggiari, sassarese cl’99, Salvatore Campus, nuorese cl’ 67 e Maurizio Beccantini, modenese cl’59.