“La situazione che sta emergendo ed è riscontrabile sul sito della Tirrenia è decisamente preoccupante e per dissipare ogni dubbio in proposito chiediamo un pronto intervento chiarificatore nei confronti della Tirrenia sia da parte dell’assessore regionale dei trasporti, sia da parte del ministro dei trasporti. Il ridimensionamento delle corse tra Genova e Porto Torres e viceversa per il periodo di maggior domanda del trasporto navale da e per la Sardegna, quello che va dai primi giorni di giugno fino a metà Settembre appare inspiegabile” queste le dichiarazioni di Marco Di Gangi, presidente del Consorzio Turistico “ Riviera del Corallo”, di Lorenzo Carboni presidente territoriale della FAITA e di Stefano Visconti presidente territoriale di Federalberghi.

Sul sito della Tirrenia - spiegano - è prenotabile  per il periodo indicato, una sola corsa giornaliera, contro le più numerose  operanti fino a quest’anno, con una partenza notturna da Genova e con la sola partenza diurna da Porto Torres.

“Se la scelta della Tirrenia che, giova ricordarlo, percepirà fino al 2020, grazie ad una convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti oltre 72 milioni di euro l’anno per garantire l’esercizio dei servizi di collegamento marittimo in regime di pubblico servizio con le isole, fosse confermata e definitiva,  riceveremmo  un ulteriore,  grave ed inaccettabile attacco nei confronti del principio della continuità territoriale e dell’economia turistica del nord ovest della Sardegna.” ribadiscono i tre rappresentanti del comparto turistico. “Il danno per i gestori di campeggi sarebbe gravissimo - evidenzia Lorenzo Carboni - perché il taglio delle corse decimerebbe il numero dei nostri clienti”.

“Dopo il forte calo di arrivi  che ha investito l’aeroporto di Alghero a partire dal 2015,  quello del taglio dei collegamenti marittimi con il Porto di Porto Torres sarebbe un colpo difficilmente superabile. “ Per queste ragioni e per far riflettere la Tirrenia sulle sue scelte chiediamo un autorevole, tempestivo e decisivo intervento delle Amministrazioni comunali, dell’Amministrazione regionale e del Governo” concludono Di Gangi, Carboni e Visconti.

Resta comunque l’auspicio che, considerata l’alta domanda su questa tratta, altri armatori colgano l’opportunità di riempire gli spazi vuoti lasciati dalla Tirrenia.