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E’ rientrata ieri al Comando di Porto Torres da Lampedusa la Motovedetta CP 291, dove dal primo di agosto era stata riassegnata alla 7°Squadriglia Guardia Costiera nell'ambito dell'operazione internazionale per il controllo dei flussi migratori clandestini nel Mediterraneo.
Ad un miglio dall'imboccatura del porto, secondo un rituale del codice marinaresco per suggellare l'importanza del momento e la vicinanza dei colleghi, la MN CP 291 è stata accolta da un'altra unità della Guardia costiera turritana e da un rimorchiatore portuale, mentre le unità navali presenti in porto hanno emesso fischi di saluto. In banchina, ad aspettare i militari rientrati dalla delicata missione a favore dei migranti, il personale e il Comandante della Capitaneria di porto, Capitano di fregata (CP) Paolo Bianca.
La MN CP 291 è un pattugliatore d'altura di moderna concezione, lungo 25 metri, capace di un'autonomia di quasi 1.000 miglia e dotato dei più moderni e sofisticati sistemi radar di scoperta navale per l'impiego ad ampio raggio nei teatri operativi nazionali ed esteri.
All'arrivo in porto, il Comandante Bianca ha espresso al Comandante dell'unità, 1° Mila Luogotenente Carlo CHESSA e agli altri 9 membri dell'equipaggio, parole di apprezzamento per l'intensa attività svolta nel Canale di Sicilia e per le migliaia di vite umane soccorse, rendendo il Comando orgoglioso dei suoi uomini.