Probabilmente con l'illusione di non essere scoperti e approfittando del buio, quattro uomini, tre stranieri e un sassarese, domenica scorsa hanno rovesciato gli arredi di un intero appartamento in via Maddalena a Sassari.

Dopo aver riempito di rifiuti la strada, troppo stretta per contenere tutto ciò che avevano, i 4 hanno proseguito anche in largo Macao, abbandonandone altrettanti, per un totale di sette quintali. Ma i quattro sono stati in breve tempo identificati e denunciati dalla Polizia locale.

I cittadini, ormai stufi dell’inciviltà di pochi che degradano la città di tutti, hanno così tempestato di segnalazioni la centrale operativa del comando di Polizia Locale, che da tempo assicura pattugliamenti costanti nella zona. Questo ha fatto sì che in pochi minuti i responsabili dell’abbandono dei rifiuti sulla strada fossero raggiunti da una pattuglia del nucleo di polizia ambientale e identificati, grazie anche alla collaborazione offerta agli agenti dai residenti.

I quattro uomini hanno dichiarato di aver ottenuto la disponibilità di un appartamento che sarebbe stato ceduto a uno di loro dalla proprietaria e che erano intenti a liberarlo per andarci, successivamente, ad abitare.

Per la bonifica dell’intera area sono stati necessari tre autocarri che hanno trasportato i settecento chili di rifiuti presso l’ecocentro comunale per la differenziazione e lo smaltimento. Si è proceduto inoltre alla sanificazione del luogo.

Scattata nei confronti dei responsabili una denuncia per abbandono incontrollato di rifiuti: si tratta della prima denuncia contestata dal comando di via Carlo Felice da quando è stato modificato il testo unico delle leggi ambientali, che sancisce che l’abbandono di rifiuti di qualsiasi genere, anche non pericolosi né speciali, da parte del privato configura una specifica violazione di natura penale, costituendo un reato.

"Con questa riforma il legislatore, nell’inasprire in modo significativo l’impianto sanzionatorio, ha offerto alle forze di polizia strumenti incisivi di contrasto delle condotte deplorevoli messe in atto da persone fisiche, che provocano degrado e sconcerto nella comunità", ha spiegato il comandante Gianni Serra. Oggi chiunque si renda responsabile di questa condotta subisce un procedimento panale.

Sono in corso accertamenti sulla proprietà dell’immobile, attualmente vuoto, nonostante il proprietario vi risulti ancora residente.