Non solo la vergognosa cartolina in piazza Dei Centomila dinnanzi alla Basilica di Bonaria, (pubblicata dal leader di Unidos, Mauro Pili, con i cumuli di immondezza nella zona parcheggi), ma anche a Sant’Elia, Pirri crescono e prolificano le discariche.

Le discariche abusive

Sacchetti ‘selvaggi’ in ogni dove? Bene, il Comune e la Polizia Municipale corrono ai ripari: oltre alle pattuglie in borghese degli agenti che proseguiranno i controlli nelle zone a rischio, la città sarà controllata anche dai droni e dalle foto-trappole che staneranno gli incivili e coloro che non abitando a Cagliari continuano in barba ai divieti e ordinanze a buttare  la spazzatura nelle strade del capoluogo sardo.

Non solo nelle zone periferiche dunque, ma anche e soprattutto a Is Mirrionis e San Michele ad esempio la realtà sulle "discariche dei marciapiedi" sta diventando da alcuni mesi un problema serio: “La differenziata col porta a porta – ha ammesso l’assessore alla Comunicazione e Politiche per il decoro urbano, Claudia Medda – sta già dando ottimi risultati, in sei mesi siamo già arrivati al 50 per cento sulla raccolta, un dato importantissimo che non può fare a pugni con questi fenomeni di maleducazione e inciviltà che appaiono isolati. Ecco perché – ha proseguito l’amministratore di palazzo Bacaredda – stiamo predisponendo ulteriori contromisure in collaborazione con le società che gestiscono il servizio delle differenziata per sanzionare chi non si adegua al sistema”. 

La denuncia sui social

“Sicuramente c’è una buona dose di inciviltà – avverte sul proprio profilo Fb il leader di Unidos, Mauro Pili – ma un dato è certo, il degrado che si riscontra ovunque non è più giustificabile, con un servizio che costa più di 30 milioni di euro all’anno non può giustificare una situazione di tale incuria. Ho pubblicato immagini che mi sono state appena inviate da cittadini esasperati da una situazione ormai insostenibile – aggiunge Pili - siamo dinnanzi a discariche ovunque con nessun tipo di intervento, tanto meno controllo da parte delle autorità preposte, si rischia che la situazione già grave, degeneri”.