“Nel 2019, la Sardegna, grazie all’impegno di tutte le comunità della nostra Isola, ha registrato un balzo in avanti del 6.3% (dal 67% al 73.3%) nella percentuale della raccolta differenziata, raggiungendo il secondo posto nella graduatoria nazionale per quantità di rifiuti urbani raccolti e avviati a recupero”. Lo ha ricordato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, questa mattina durante il suo intervento nella terza edizione dell’Ecoforum Sardegna, organizzato da Legambiente in videoconferenza.

“Un grande lavoro di squadra tra Regione, enti locali e cittadini ha consentito di realizzare questo risultato, che non può rappresentare un punto di arrivo, bensì un valido punto di partenza per raggiungere, entro il 2022, la percentuale dell’80% nella raccolta differenziata - ha aggiunto Lampis -. Questo obiettivo rappresenta anche una fondamentale sfida culturale che abbiamo il dovere di vincere, coinvolgendo soprattutto le giovani generazioni”.

“Un risultato raggiunto anche grazie ad una lungimirante politica degli investimenti nell’impiantistica pubblica: per esempio, recentemente abbiamo approvato oltre 20 milioni di euro per l’efficientamento degli impianti di trattamento dei rifiuti presenti soprattutto all’interno dei consorzi industriali. Ma ci sono anche altre sfide importanti: realizzare un ecocentro in tutti i comuni della Sardegna, obiettivo quasi raggiunto; l’efficientamento delle strutture esistenti, mettendo a disposizione spazi più ampi per poter meglio differenziare; durante il periodo estivo, che presenta un considerevole aumento dell’indifferenziato, la previsione di strutture amovibli nelle zone costiere per contribuire a mantenere gli alti livelli della raccolta differenziata; l’applicazione della tariffa puntuale, secondo il principio ‘chi più inquina, più paga’, che sarà commisurata all'effettiva produzione dei rifiuti”, ha concluso l'esponente della Giunta Solinas.