Un passaggio sul presidio ospedaliero San Francesco di Nuoro e uno sull'Areus: sono stati questi i momenti più rilevanti nella discussione in Aula alla vigilia dell'approvazione della riforma della rete ospedaliera.

Per quanto riguarda Nuoro, da registrare lo sfogo del consigliere del Misto-Rossomori Emilio Usula: "La città non avrà nuove strutture o servizi aggiuntivi o il secondo livello, ci sono invece strutture che già operano da moltissimi anni; Nuoro è piuttosto l'emblema di un pasticcio ed imbroglio complessivo che emergerà al termine delle verifiche programmate".

Al contrario, il consigliere del Pd, Roberto Deriu, ha sostenuto che "alla fine ci siamo resi conto che la sanità pubblica di Nuoro è un centro di servizi sanitari di secondo livello e il piano ha accolto questa definizione che risponde alla realtà. Non classificare in questo modo Nuoro avrebbe significato fingere che investimenti importanti non siano stati fatti in questi anni, anche se non è ancora paragonabile il servizio nuorese con gli hub di Cagliari e Sassari".

Per il vicecapogruppo del Pd "il processo non si conclude con questo atto ma sono i territori da una parte e le aziende sanitarie dall'altra a dover definire gli equilibri del futuro. Non è giusto essere pessimisti e vivere con allarme, come fanno alcuni, la situazione. Anche se attendiamo il completamente del percorso dell'Areus, come promesso dalla Giunta nei giorni scorsi". In proposito, l'assessore alla Sanità Luigi Arru ha chiarito che "l'Areus aziendalizza l'emergenza urgenza dotandola di nuovi servizi e di un numero unico nuovo, il 112, governando anche il trasporto del sangue, le buste di offerta dell'elisoccorso sono in valutazione: presto per la prima volta avremo tre elicotteri in Sardegna per l'emergenza urgenza. Anzi - ha concluso - colgo l'occasione per ringraziare i vigili dl fuoco che hanno svolto sino a oggi il servizio con un elicottero multifunzione. Insomma, credo che si vada ad ottenere un risultato importante per la comunità sarda".