"In riferimento al porto di Alghero e relativi progetti, Mario Bruno dichiarò che questi non si sarebbero discussi in stanze chiuse e che niente sarebbe successo senza che gli algheresi ne fossero coinvolti.

Sulla base di queste affermazioni chiediamo al Sindaco degli aggiornamenti sul porto di Alghero e sui presunti progetti che lo riguardano".

E' quanto si legge nel comunicato stampa diffuso ieri sera dai Riformatori Sardi. 

 

"Reclamiamo - continuano - venga esposto alla cittadinanza il progetto di gestione preparato dal sodalizio ed anche quali azioni e risorse si stiano mettendo in campo per poter avere, come amministrazione, voce in capitolo su questa partita: a tal proposito, infatti, occorre ricordare che la partecipazione nel Consorzio del 13,33% da parte del Comune di Alghero, rappresentato dal 2006 dal delegato di Forza Italia Giancarlo Piras per espressione dell’allora Sindaco Marco Tedde, potrebbe, per effetto della normativa vigente, inficiare la possibilità di partecipare al project financing.

Parimenti ricordiamo che nel dicembre 2013 l’associazione Un’Isola tenne presso la sala META un incontro-dibattito al quale sarebbe dovuto poi seguire il confronto con la Marina di Alghero srl, la società algherese titolare dell’unico progetto presentato alla Regione Sardegna; riteniamo che, trascorso un anno, sia quantomeno diritto dei cittadini avere delle notizie al riguardo affinché la Marina di Alghero srl, che si propone di gestire il porto, possa presentare la propria proposta e fornire tutti i dettagli del caso.

In vista della scadenza delle concessioni demaniali, come Riformatori crediamo si debba dare avvio, senza ulteriori perdite di tempo, al processo di sviluppo dello scalo affinché possa finalmente diventare produttivo per l’intera città in termini economici e di posti di lavoro con il conseguente rinnovo dell’infrastruttura portuale.

L’auspicio è quindi che l’amministrazione comunale soprintenda, nell’interesse della comunità algherese, la scelta migliore che porterà all’assegnazione delle concessioni demaniali evitando ulteriori sperperi delle casse comunali come accadde nel 2008, anno in cui fu redatto l’inservibile Piano Particolareggiato del Porto a cura degli ingegneri Ruiu e Ritossa, poi presentato in Regione, che prevedeva la scellerata idea della costruzione di un molo a discapito della spiaggia di San Giovanni."