Francesco Pigliaru gela i partiti del centrosinistra sul possibile rimpasto in Giunta e con una nota - diffusa ieri in tarda serata - ribatte alle sollecitazioni che arrivano dal Pd e dagli alleati.

"Come a tutti è noto, la costruzione della squadra è una prerogativa del presidente della Regione e io non intendo svolgerla sotto dettatura o sotto assedio, come infaustamente è accaduto nel passato, trovo curioso che alcuni esponenti della maggioranza cerchino di convincermi di ciò di cui sono già convinto: l'importanza della seconda fase del Governo regionale, la necessità, dopo due anni e mezzo di interventi importanti e di riforme coraggiose, di aggiornare e di arricchire il programma che stiamo realizzando".

Secondo il governatore, "questo rilancio programmatico è la base su cui fondare qualunque altra cosa, incluso un possibile adeguamento della squadra di governo. Le difficoltà della Sardegna si risolvono con il lavoro e l'impegno quotidiano, non con distribuzioni di potere sganciate da obiettivi di legislatura chiari e condivisi".

Nell'agenda della Giunta il presidente inserisce come priorità ("sono sempre state chiare e lo sono anche oggi") la riforma della sanità, il Patto per la Sardegna, la nuova continuità territoriale, la fase due del progetto Iscola contro la dispersione scolastica.