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Riprendono le esercitazioni a Capo Frasca , " ma i pescatori, la cui attività è condizionata e penalizzata dalla presenza delle basi militari, restano ancora senza indennizzi . Un'amara constatazione che dipinge un'Isola sempre più ostaggio delle disattenzioni del governo, che subisce nel silenzio più assoluto da parte della Regione, sia sulla questione specifica sia anche e soprattutto per quanto riguarda il processo di dismissioni e di parziale utilizzo di fette di territorio, al momento gravate dalle servitù militari": a denunciarlo è l'on . Emanuele Cera (Forza Italia).
" Questa è la situazione che viviamo in Sardegna ad oggi - afferma l'esponente politico oristanese - nessuno conosce gli sviluppi di questa vicenda, tanto meno le conclusioni di una situazione che appare alquanto paradossale e che ha visto il blocco degli indennizzi ai pescatori, imposto da un provvedimento di pignoramento da terzi verso il Ministero della difesa.Questa situazione - dichiara il consigliere Cera - ha bloccato i comuni interessati nell'erogazione dei benefici previsti agli operatori della pesca che esercitano la propria attività nel golfo di Oristano e nel Sulcis. Amministrazioni locali, oltre ovviamente i pescatori, sono in attesa che la situazione si sblocchi e dovrebbero la necessità di capire tempi e modalità, perciò, come rappresentante politico del territorio, chiedono al Presidente della Regione di conoscere quali iniziative hanno intrapreso o intendono intraprendere per scongiurare il perdurare dell'attuale blocco e se intende comunicare le eventuali interlocuzioni con il Ministero ".
“ Il tutto – conclude Cera – anche al fine di scongiurare possibili prese di posizione e manifestazioni, anche eclatanti, da parte degli operatori del comparto, insomma, sulla presenza delle basi in Sardegna e sui rapporti Stato-Regione sull'argomento, occorre che sia fatta chiarezza e che siano mantenuti almeno gli impegni presi, sarebbe certamente auspicabile e quanto mai necessaria una celere e determinata presa di posizione oltre che un radicale cambio di strategia in difesa degli interessi dei Sardi da parte del Presidente della Regione” .