Anche i titolari di ristoratori e bar di Alghero hanno aderito alla manifestazione nazionale denominata ‘Risorgiamo Italia’.

Ieri, in tanti, hanno riaperto il proprio locale e acceso le luci delle insegne, mentre questa mattina hanno consegnato, simbolicamente, le chiavi della propria attività al sindaco Mario Conoci.

“Ad oggi – spiega Horeca Alghero - non esistono i presupposti economici per riaprire le attività e tornare al nostro lavoro: il Governo ci chiede di aprire con gli stessi costi che sostenevamo prima dell’emergenza epidemiologica, con una previsione di incassi che, nelle migliori delle ipotesi, sarà pari al 30% dell’anno precedente”.

“Deve essere chiaro – sottolineano - che non chiediamo assistenzialismo, ma misure, per l’eventuale riapertura, che siano collegate a tutele economiche come: cassa integrazione fino a Dicembre 2020 e moratoria sugli affitti e sulle utenze per non costringerci a licenziare i nostri collaboratori, se non a chiudere del tutto, le nostre attività, uniti all'abbattimento degli oneri sociali a carico delle nostre imprese. Nonostante il settore Ho.Re.Ca. in Italia fatturi 87 miliardi con mezzo milione di attività commerciali che impiegano circa 1.500.000 di dipendenti, incluso l’indotto di forniture e servizi e che mandano avanti il nostro Paese, oggi è il settore più penalizzato. E' evidente che è impensabile immaginare una società in cui crolli l'attività produttiva della piccola impresa: se falliscono queste attività, le conseguenze coinvolgeranno tutti, per cui, se lo Stato non dovesse intervenire immediatamente con adeguati interventi, si rischia di perdere il patrimonio economico e culturale più importante del nostro Paese: il buon vivere italiano, invidiato da tutto il mondo”.

“ Con la manifestazione iniziata ieri, 28 aprile, oltre ad un segno di protesta, come Movimento Imprese Ospitalità indiciamo la giornata nazionale dell’universo HO.RE.CA con la speranza che, il prossimo anno, in questa data, potremmo tutti scendere in piazza per celebrare la rinascita, il risorgere di una categoria che rischia, con tutto l'indotto, di scomparire”, concludono.

VIDEO