Nonostante su quei territori fossero precedentemente state effettuate più ricerche, è stata una compagnia di cacciatori di Baunei a rivenire lungo la parete di Baccu Addis, nell'area di Bidonie, il corpo in decomposizione di Alessandro Zaniboni, il 55enne geometra originario di Grado, in Friuli, scomparso il 25 luglio 2021 mentre stava svolgendo un'escursione nel Supramonte.

Ser già in un primo momento i dubbi sul fatto che si trattasse dell'uomo scomparso due estati fa fossero pochi, a fugarli definitivamente è stato il ritrovamento del portafogli coi documenti. Per un'ulteriore conferma bisognerà adesso attendere l'esame sul Dna. Già a novembre dello scorso anno era stato ancora un gruppo di cacciatori a rinvenire il telefono del 55enne, in un'area distante poche centinaia di metri.

Zaniboni lavorava presso le piattaforme petrolifere della Saipem, e si era trasferito in Sardegna, a Girasole, 18 giorni prima della sua scomparsa. Quel giorno era uscito di casa dopo aver messo la lavatrice in funzione, il che ha sempre fatto pensare che la sua assenza da casa dovesse essere breve. Era arrivato nel Supramonte a bordo della sua Kia Sportage, lasciata in sosta vicino a Bidonie. Le operazioni di ricerca si conclusero mesi dopo, senza risultati.

Ieri, dopo circa un anno e mezzo, il ritrovamento del tutto casuale. I cacciatori hanno subito allertato il personale del commissariato di Tortolì. Sul posto, insieme agli agenti, sono giunti anche carabinieri, Vigili del fuoco, Soccorso alpino e barracelli di Baunei. In tarda serata il magistrato di turno ha autorizzato la rimozione del corpo.

Sulla vicenda è intervenuto Gianfranco Piscitelli, presidente di Penelope Sardegna, associazione che si occupa delle persone scomparse nell'isola. "Continuo a denunciare  l'inadeguatezza della ricerca delle persone scomparse in Sardegna scrive -. Si sospendono le ricerche sostenendo di aver fatto tutto il possibile, ma così non è! In Sardegna gli scomparsi, anzi i resti degli scomparsi, vengono trovati per caso da cacciatori o fungaioli a distanza di tempo, nella stesse zone della scomparsa, nelle stesse zone dove si è cercato". 

"Cercato? Come - si domanda -? Con quali mezzi? Con quale accuratezza? Con quale personale preparato a ciò? Gli scomparsi non sono funghi, che se non si trovano pazienza, è stata fatta comunque una passeggiata all'aria aperta! Cristian Farris, Stefano Masala, Vittorio Maullu, Roberto Manca, Giovanna Cilla, Mauro Pitzalis, Irene Cristinzio, Pietro Arrius e tanti altri non sono funghi", conclude Piscitelli.