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I sette richiedenti asilo del Ghana e del Malì, che vivevano nell'agriturismo Donedda a Sarule e che nei giorni scorsi avevano impedito alla mediatrice culturale del centro, per circa mezz'ora, di lasciare l'agriturismo in seguito ad un'azione di protesta per il mancato pagamento del pocket money, tra l'altro non dovuto, sono stati allontanati dal prefetto di Nuoro, Giovanni Meloni, su richiesta del questore Paolo Fassari.
I sette erano stati denunciati e oggi è arrivato il provvedimento del prefetto: "Ho adottato il provvedimento di revoca dell'accoglienza, su proposta del questore, in relazione a dei fatti illeciti da loro compiuti - ha spiegato Meloni - e per i quali sono sotto processo.
Il provvedimento è stato necessario per motivi di sicurezza: i loro comportamenti hanno dato luogo a ritenere che la loro presenza in quel centro non fosse più compatibile per la serenità degli altri ospiti e di chi ci lavora".
Quello dei giorni scorsi nell'agriturismo di Sarule non è stato il primo comportamento illecito dei sette: nel tempo avrebbero accumulato altri precedenti, con azioni ai danni di cose e persone sia nel centro che fuori.
I sette migranti, richiedenti asilo in Italia, possono ancora rimanere nel nostro Paese in quanto titolari di un permesso di soggiorno provvisorio, ma non hanno più diritto a ricevere l'accoglienza di Stato, con un alloggio.