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Immergersi nel territorio e affrontare i temi “caldi” della città, dalla malamovida alle proteste di questi giorni di allevatori e agricoltori con i trattori in marcia. Si tratta dei primi due punti su cui si ci concentrerà la nuova questora di Cagliari, Rosanna Lavezzaro, prima donna alla guida della polizia nel capoluogo sardo.
Subito un chiarimento durante l'incontro con la stampa per la presentazione ufficiale: "Rispetto quanto affermato dall'Accademia della Crusca in tema di linguaggio di genere, ma la mia sensibilità mi porta a preferire il termine questore, riferito alla carica che adesso rivesto".
Ha accolto con soddisfazione e gratificazione la promozione e il nuovo incarico a Cagliari: "È la prima volta che guido un capoluogo di regione - spiega Lavezzaro - prima ero stata questore di Vercelli, Novara e Rimini, realtà diverse da Cagliari".
Sposata e madre di un ragazzo e una ragazza di 25 e 28 anni, la sua famiglia è divisa tra Torino e Milano "e adesso Cagliari: ero stata già in Sardegna - racconta - sia al nord che negli ultimi anni al sud. L'ho conosciuta bene dal punto di vista turistico, adesso avrò la fortuna di conoscerla completamente anche dal punto di vista imprenditoriale, culturale ed economico". Secondo la nuova questora, è "fondamentale immergersi nel territorio, vivere la città per conoscerne tutti gli aspetti".
Prima di arrivare si è confrontata con il predecessore Paolo Rossi, ma garantisce di non avere "una ricetta preconfezionata per affrontare questa nuova esperienza. Bisogna immergersi nella realtà per conoscerla - ribadisce - seguirò il l'ottimo lavoro svolto dal mio predecessore".
Trasmettere sicurezza e serenità e rivolgersi a tutti con gentilezza, queste le parole chiavi del lavoro che la nuova questora vuole portare avanti: "Vivo questo incarico con spirito di servizio - chiarisce - bisogna sempre fare attenzione a chi si rivolge a noi e interpretare al meglio i bisogni della gente".